BARBERINO VAL D’ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Il Bar La Pineta, bar tabacchi in via Cassia 1 a Barberino Val d’Elsa, in questo 2020 ha “schierato” una nuova formazione, tutta giovane e dinamica.
Martina Socci, la titolare, sommelier tignanese; Sabrina Martelli, barginese piena di entusiasmo; e Andrea Filippini, “cavallo di razza” (come lo chiamano scherzosamente le due ragazze), bar manager in un hotel a 5 stelle di Firenze.
In quest’annata complessa i tre ragazzi hanno cercato le soluzioni più adatte al momento e, con il sorriso e la voglia di scherzare che li contraddistinguono, si sono continuamente reinventati.
Visto l’obbligo di chiusura alle 18, hanno organizzato degli eventi di “food pairing” per pranzo. A base di taglieri e crostoni abbinati a vini e drink (dai classici alle loro… invenzioni). In estate in pineta, in autunno nella sala interna. Il successo è stato strepitoso.
E poi al Bar La Pineta (qui la pagina Facebook e il profilo Instagram) si sono organizzati con l’asporto, sia di cibo che di cocktail in versione monoporzione: seguendo le istruzioni, i clienti hanno ricreato a casa il drink, diventando anche loro… bartender.

Dalla primavera all’autunno è andato a ruba il gelato di Castellina, servito nelle vaschette e in cono o coppetta (lo potrete ritrovare da marzo). E per Natale sono state molto gradite le particolari idee regalo enogastronomiche (disponibili tutto l’anno).
Insomma il Bar La Pineta è un luogo frizzante, pieno di simpatia. E con tante proposte allettanti, che lo rendono unico nel territorio. Un luogo “di casa” per una clientela che spazia dai bambini, ai ragazzi, fino agli adulti e… ai novantenni.
“Per quanto riguarda i drink – a parlare sono Martina, Sabrina e Andrea – abbiamo portato innovazione, facendo conoscere nuovi prodotti e nuovi abbinamenti. Ogni settimana introduciamo un cocktail diverso”.
“Piacciono molto il gin e il Negroni al tartufo, perfetti per accompagnare un tagliere di salumi e formaggi – ci dicono – Anche i Punch sono andati alla grande: abbiamo rivisitato delle ricette del Settecento e di metà Ottocento a base di una parte alcolica (rhum o gin o brandy) e di frutta fresca”.
“Un’altra nostra particolarità è il Negroni invecchiato – proseguono – Lo teniamo nelle botti di rovere per un mese a temperatura costante. Così il drink sprigiona gli aromi del legno e si trasforma: diventa più morbido rispetto al Negroni classico, ha qualche grado in meno. E le tre parti (gin, vermouth e Campari) si compattano completamente”.
“Dato che la nostra clientela ama il gin – aggiungono – abbiamo una selezione di 23 bottiglie, internazionali e nazionali, anche toscane. Ogni gin viene abbinato ad una tonica che lo esalta”.
“Al Bar La Pineta non c’è niente di industriale – spiegano – Per esempio facciamo noi gli sciroppi che poi inseriamo nei drink: si tratta di un’estrazione a temperatura ambiente (in modo tale che il prodotto mantenga totalmente il suo sapore) di frutta e zucchero”.
“Spesso collaboriamo con le attività locali – dicono ancora – Oka ci ha preparato dei piatti a cui abbiamo abbinato dei drink. Il venerdì abbiamo proposto dei piatti di pesce (cacciucco, baccalà, moscardini) preparati da una gastronomia di Poggibonsi”.
“Nonostante l’annata difficile – concludono i ragazzi – siamo molto contenti di come è andata: abbiamo avuto tanta partecipazione. E noi ci siamo divertiti da morire. Ci teniamo a ringraziare tutte le persone che sono venute da noi, anche da fuori. E ora siamo carichi per iniziare il 2021 con tantissime idee in cantiere”.
Per info e prenotazioni potete chiamare allo 0558050365 o… passare. Il Bar La Pineta è aperto tutti i giorni (tranne, in inverno, il martedì pomeriggio, e ovviamente nelle modalità che rispettano le regole anti Covid).

(CONTENUTO SPONSORIZZATO)
@RIPRODUZIONE RISERVATA