BARBERINO TAVARNELLE – Si rasserena un po’ il clima nella giunta e nella maggioranza di Barberino Tavarnelle, dopo le fibrillazioni dei mesi scorsi che avevano visto mettere in evidenza molte critiche dal gruppo di Sinistra Civica Ecologista.
SCE che invece stavolta esprime “il proprio apprezzamento per la decisione del Comune di Barberino Tavarnelle di affidare all’Arpatla campagna di monitoraggio della qualità aria nella vasta area posta lungo il fiume Elsa che ospita importanti insediamenti industriali, artigianali, commerciali, agricoli e residenziali”.
“L’avvio del monitoraggio avverrà a breve – annuncia SCE – e i risultati ottenuti costituiranno una base di ulteriore ed utile conoscenza. Appare però evidente come le politiche su questa complessa e delicata area debbano vedere protagonisti tutti i soggetti in campo, istituzionali, economici, sociali e politici e riteniamo quindi necessario ed urgente un più alto livello di impegno diretto anche degli altri Comuni interessati, Poggibonsi, San Gimignano e Certaldo ed in maniera significativa della Regione Toscana”.
“A tutti questi soggetti – prosegue Sinistra Civica Ecologista di Barberino Tavarnelle – chiediamo con forza di farsi parte attiva per dare piena attuazione al Protocollo d’Intesa sottoscritto pochi mesi che integra la nuova autorizzazione rilasciata alla Distilleria Deta e che prevedeva anche ben precisi impegni a carico di quest’ultima”.
Le ricordano: “Opere compensative di forestazione urbana nella zona di Vico, monitoraggio odorigeno con la partecipazione diretta dei cittadini, attivazione di forme di trasparenza e di partecipazione rispetto al ciclo produttivo quali Open Day, un portale con i dati del monitoraggio, iniziative sociali nell’area, promozione di politiche di filiera agricola, ed inoltre il fermo della produzione nei mesi estivi”.
“Siamo altresì convinti – rilanciano – che sia necessario avere uno sguardo più lungo, una visione più profonda. Come abbiamo più volte chiesto e come contenuto in un documento sottoscritto da molte persone ed associazioni, si apra una discussione pubblica sui seguenti obiettivi”.
E vanno ad elencarli, partendo da “politiche e metodi di pianificazione e programmazione e fra tutte le amministrazioni interessate per tutti quegli interventi importanti che riguardano l’area e che possano impattare significativamente sull’ambiente, il paesaggio e la salute collettiva”.
E ancora, “utilizzo delle risorse nazionali ed europee destinate all’economia circolare per incentivare le attività produttive verso una riconversione ecologica. Innovazione di processo e di prodotto,riduzione dei rifiuti e delle emissioni, riduzione dell’impatto ambientale e paesaggistico, tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, valorizzazione della qualità del lavoro e delle competenze, tutela dei diritti dei lavoratori”.
Infine, SCE chiede la “costituzione di un Osservatorio Ambientale che segua direttamente i monitoraggi e le questioni relative alla salute e sull’ambiente con coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali ed anche di soggetti in rappresentanza delle forme organizzate dei cittadini, lavoratori e associazioni”.
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