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venerdì 29 Marzo 2024
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    Asl Toscana Sud Est, medici e farmacisti uniti nell’invito alla quarta dose: “Non sottovalutate la pandemia”

    Appello rivolto ad anziani e soggetti fragili: "L'attuale situazione epidemiologica potrebbe portare a una sottovalutazione, non dobbiamo farlo"

    SIENA – Un grande appello alla quarta dose anti Covid-19 per anziani e fragili. Rilanciato neri giorni scorsi da Siena, nei locali della sede storica e museo della Contrada Capitana dell’Onda a Siena.

    Qui l’Asl Toscana sud est ha riunito i soggetti e le categorie che in ambito sanitario hanno lottato in prima fila contro la pandemia. Tutti concordano nel non abbassare la guardia.

    “Dobbiamo perseverare nell’adesione alla vaccinazione – dice Chiara Cinughi de Pazzi dell’unità funzionale Asl di Igiene  pubblica e nutrizione – L’attuale situazione epidemiologica potrebbe portare a una sottovalutazione, non dobbiamo farlo. Con il riprendere delle  relazioni sociali, c’è il rischio che il virus continui a circolare. Per stimolare la vaccinazione, stiamo organizzando Open day e iniziative di sensibilizzazione”.

    “La vaccinazione è lo strumento primario per difenderci dal virus del Covid-19 – ribadisce il direttore Sds Senese/Zona distretto Senese Lorenzo Baragatti – Nella Zona distretto senese nelle ultime settimane siamo migliorati, ma il dato resta basso. Dobbiamo incrementare anche la percentuale delle terze dosi. Le Rsa comunque sono state messe in sicurezza”.

    Liliana Gradi, coordinatore di Aft (aggregazione funzionale territoriale), porta la testimonianza dei medici di medicina generale: “Come medici di prossimità siamo molto impegnati su questo fronte. Tra arrivo della bella stagione e disattenzione dei media, stiamo dimenticando l’importanza di avere un livello alto di protezione, anche perché non sappiamo quello che succederà in autunno. Siamo disponibili con i nostri assistiti per spiegare le ragioni di questa ulteriore vaccinazione. Contiamo sul rapporto fiduciario che abbiamo con loro”.

    Il presidente di FederFarma Siena Marco Venturi ricorda l’attività delle farmacie: “Facciamo più tamponi che vaccinazioni, e posso dire che il virus c’è. Noi farmacisti lo verifichiamo sul campo. Fra l’altro mi sembra che la negativizzazione si stia allungando. Anche per questo siamo disponibili anche a mettere a disposizione le nostre strutture per la diffusione di materiale informativo”.

    “La capillarità delle farmacie per completare il servizio di vaccinazione è stata importante. – continua il consigliere dell’Ordine dei Farmacisti di Siena Carlo Alberto Aquilani – Facendo alcuni esempi, per fuori regione, persone con disagio sociale, stranieri è stato comodo venire a vaccinarsi sotto casa. Confermo anche io di aver rilevato lunghe latenze di positività”.

    “Sui mezzi di comunicazione la pandemia sembra scomparsa – sottolinea il vice presidente dell’Ordine dei Medici di Siena Mario Elia – Come stiamo vedendo, il virus comunque circola e con una certa probabilità altre varianti ci saranno. A livello organizzativo tutto mi sembra rodato, quindi il problema è nella consapevolezza generale della popolazione”.

    Il direttore dell’Oncologia dell’Alta Valdelsa e del territorio senese Angelo Martignetti conclude dicendo: “I pazienti oncologici rientrano a pieno titolo nella categoria dei fragili. Per questo, non abbiamo particolari difficoltà nelle vaccinazioni. I nostri dati sono alti. Ora poi ci sono i farmaci antivirali, adatti in particolar modo per gli oncologici. Nella nostra casistica comunque le due persone che hanno sviluppato una grave forma di Covid sono antivaccinisti”.

    Per fare la quarta dose queste sono le modalità: gli ultraottantenni possono farlo prenotando sul portale: prenotavaccino.sanita.toscana.it, oppure  dal proprio medico di medicina generale o in farmacia.

    Gli over 60 fragili (in particolare chi soffre di diabete, malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche e disabili gravi), sempre prenotando sul portale della regione o  dal proprio medico di medicina generale.

    La quarta dose si può fare quattro mesi dopo la terza dose ma sono esclusi coloro che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2 dopo la terza dose.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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