CASTELNUOVO BERARDENGA – “Che fine hanno fatto i 3 milioni di euro che la giunta regionale toscana avrebbe destinato come risorse aggiuntive per il trasporto pubblico regionale?”.
Lo chiede Potere al Popolo di Castelnuovo Berardenga, andando a toccare uno dei temi più delicati di questi mesi: il trasporto pubblico locale.
“I casi sono due – prosegue PaP – o le aziende non li hanno mai ricevuti, oppure non sono stati investiti o utilizzati per altro (ad esempio ripianare i bilanci)”.
“Perché la situazione – accusano – è sotto gli occhi di tutti: negli orari di punta, anche nel nostro territorio, le corse sono affollate come sempre, altro che 80% di capienza”.
“In particolare – denunciano – gli studenti e i lavoratori che devono recarsi a Siena per andare a scuola o a lavoro, lamentano una situazione che era ai limiti del sopportabile anche prima dell’emergenza sanitaria, ma che è intollerabile”.
“Le ragazze e i ragazzi – rimarcano – a scuola devono giustamente rispettare le regole sanitarie come il distanziamento sanitario, l’utilizzo della mascherina e il gel per le mani. Situazione analoga per le lavoratrici e i lavoratori nei luoghi di lavoro”.
“Però – riprendono – a scuola e al lavoro ci arrivano con trasporti pubblici affollati all’inverosimile. Finito l’orario scolastico e l’orario di lavoro queste persone riprendono gli stessi mezzi pubblici per tornare a casa, stipati come sardine, con il distanziamento sanitario impossibile da rispettare”.
“E le probabilità di contagiarsi su autobus e treni – aggiungono ancora – sono maggiori che in altri luoghi anche vista l’impossibilità di sanificare il mezzo tra una corsa e l’altra”.
“Per questo – conclude PaP di Castelnuovo Berardenga – chiediamo con forza che vengano attivati servizi aggiuntivi anche con il ricorso ad autobus o altri mezzi privati ordinariamente non adibiti a trasporto pubblico, ad iniziare dagli autobus turistici visto che in questo momento sono fermi. L’inadempienza della Tiemme e delle altre aziende di trasporto pubblico non può essere pagata ancora una volta dai cittadini”.
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