CHIANTI FIORENTINO – A partire dal 16 giugno l’Azienda sanitaria di Firenze ha provveduto a recapitare a ulteriori 8.000 assistiti altrettante lettere con cui si chiede di rimediare a quella mancanza che ha costretto un altro cittadino ad attendere più tempo per ottenere la medesima prestazione.
Si tratta di un cosiddetto “avviso bonario” nel quale si segnalano al cittadino la prestazione non disdetta, la data in cui doveva essere erogata e appunto l’importo che è previsto per sanare la propria posizione.
Nella lettera gli si chiede di regolarizzare tale posizione entro 60 giorni pagando appunto la sanzione amministrativa.
Alla comunicazione è allegato un modulo (denominato “Osservazioni del contribuente”): il cittadino che ritenesse infondata la richiesta può restituirlo entro 30 giorni per posta, fax, e-mail, o consegnandolo a mano alla società incaricata del recupero crediti, insieme ai documenti giudicati utili per riesaminare il caso.
La Asl 10 ha incaricato la società Nivi Credit Srl di via Odorico da Pordenone – Firenze – di provvedere alla riscossione degli importi.
Il pagamento può essere effettuato con un bonifico bancario, mediante bollettino di conto corrente postale o, infine, on-line, collegandosi al sito www.nivi.it/pos.aspx. In tutti i casi va indicata la causale riportata nell’avviso bonario.
Il numero di telefono della società Nivi Credit Srl presso il quale in cittadino potrà avere ogni informazione che ritenesse necessaria è 055-3440387: è disponibile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Gli importi vengono recuperati perché l’articolo 7 della legge 81 approvata dalla Regione Toscana nel 2012 per razionalizzare la spesa sanitaria prevede che "al fine di consentire una più efficiente gestione delle liste di attesa da parte delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale» l’assistito debba «disdire la prenotazione di prestazioni specialistiche e diagnostico-strumentali, almeno 48 ore prima della data fissata".
E, qualora non lo faccia, "anche se esente", deve pagare "una sanzione amministrativa, pari alla quota ordinaria di compartecipazione al costo della prestazione".
di Redazione
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