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venerdì 20 Giugno 2025
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    Cittadini e turisti in cammino alla scoperta delle antiche vie di San Casciano e Barberino Tavarnelle

    I Comuni di San Casciano e Barberino Tavarnelle hanno completato il tracciamento della nuova rete sentieristica curata dal Cai Firenze, corredata di QrCode

    CHIANTI FIORENTINO – Scarponcini ai piedi, abbigliamento comodo, borraccia e cappellino. E uno zaino in spalla con tanta voglia di sognare e senso di libertà.

    Quando il Chianti fiorentino chiama i… camminatori rispondono. E’ facile cedere alla tentazione di avventurarsi tra i boschi e le strade bianche di San Casciano e Barberino Tavarnelle.

    A piedi, in bicicletta, a cavallo. Si cammina e percorrono distanze per tenersi in forma, prepararsi ad una gara atletica o semplicemente godere dell’area di collina e trascorrere una giornata all’aperto, in assoluto relax.

    La via che i sentieri dei Comuni dell’Ambito Turistico Chianti propongono ad appassionati, escursionisti, famiglie è una meta ancora più profonda di quella che solleva la polvere. Un passo dopo l’altro, alla ricerca e alla scoperta delle regioni più intime di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda.

    Si snoda complessivamente per centinaia di chilometri la rete di itinerari che le amministrazioni comunali dell’Ambito Turistico Chianti, a partire dai territori di San Casciano e Barberino Tavarnelle, hanno individuato grazie all’intervento di tracciamento, segnatura e manutenzione del CAI Firenze.

    Tra le più belle colline della Toscana camminare diventa un’opportunità imperdibile di conoscenza culturale del territorio e crescita sensoriale.

    “Si passeggia lungo le antiche vie della transumanza – spiega il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, nonché coordinatore dell’Ambito turistico Chianti – costeggiando casolari, mulini e gallerie naturalistiche, ammirando inediti paesaggi fluviali, panorami di straordinaria bellezza che offrono esperienze immersive tra ponti romani, borghi medievali, monumenti ed edifici rinascimentali, le testimonianze del passato come i rifugi della seconda guerra mondiale, legate al passaggio del fronte”.

    “È un lavoro complesso che siamo riusciti a realizzare grazie alla collaborazione del CAI Firenze – continua il sindaco Ciappi – e la partecipazione dei residenti che hanno permesso il passaggio nei loro terreni”.

    Nell’autenticità della campagna chiantigiana, cittadini e turisti vestono i panni del viandante culturale, avanzano non solo per mettere in moto i muscoli ma per riscoprire una serie di tracce del tempo che hanno mutato e arricchito le forme del paesaggio.

    Ogni passo racconta le origini del territorio e la sua storia. I percorsi sono tutti ad anello e sono per lo più legati da un comune denominatore: l’acqua. Costituisce un esempio il torrente Pesa, tra i territori di San Casciano e Barberino Tavarnelle, che unisce cose, persone, luoghi, ricordi, comunità.

    Tante e di particolare pregio le aree attraversate dalla nuova rete sentieristica di San Casciano. Dal paesaggio che lambisce le acque della Pesa, abitato da aironi fuori dall’acqua e vaironi lungo i fondali, al borgo di Sant’Andrea in Percussina dove visse in esilio Niccolò Machiavelli nel XVI secolo, dai boschi ai piccoli tesori rurali di Montefiridolfi, Spedaletto, Santa Cristina in Salivolpe, Santo Stefano in Campoli, Montepaldi, Mercatale.

    I percorsi sono l’anello del Calzaiolo, che parte dal parco sportivo della Botte, l’anello della Calcinaia, l’anello del Principe, l’anello di Montepaldi, l’anello del Terzona verso la pieve di Santo Stefano a Campoli e il sentiero che da Cerbaia giunge a Sambuca.

    Anche Barberino Tavarnelle ha lanciato un progetto di turismo sostenibile e outdoor con la valorizzazione di sei sentieri, curati in collaborazione con il Cai Firenze.

    Si tratta dell’anello del maggiociondolo, un itinerario naturalistico tra boschi e coltivazioni dell’Area Naturale Protetta di interesse locale di Badia a Passignano, popolata da particolari specie di volatili come il picchio rosso minore, l’anello delle pedate del cavallo di San Giovanni Gualberto, un itinerario tra la Pesa e i rilievi di Badia a Passignano, sulle tracce di un’antica leggenda del Santo San Giovanni Gualberto.

    L’anello del guardingo Passignano tra Badia a Passignano al confine con Greve in Chianti lungo percorsi di strade bianche, l’anello di San Polo da San Donato in Poggio al torrente Pesa, un percorso storico che attraversa il borgo medievale di San Donato in Poggio e quello abbandonato di San Polo.

    Il quinto itinerario si snoda lungo la Pesa al Mulino di Petrazzo e l’ultimo viaggio accompagna l’escursionista alla scoperta delle briglie sull’Agliena tra Tavarnelle e Barberino.

    I nuovi sentieri sono corredati di segnaletica e QR code che consentono al visitatore di orientarsi e localizzare con lo smartphone la posizione e le peculiarità storico-culturali e naturalistiche del percorso imboccato.

    “I percorsi sono utili anche alla gestione del territorio – conclude il sindaco Ciappi – e invitano i cittadini ad avere cura, rispetto e attenzione verso il patrimonio ambientale, bene collettivo, che ognuno di noi è chiamato a preservare e far proprio nel segno della sostenibilità”. 

    Per informazioni e dettagli: www.caifirenze.it.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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