Crollo della produzione industriale a livello nazionale: -5% su base annua anche nella provincia fiorentina, dove la disoccupazione giovanile è salita dal 25 al 29% a fronte del 37% nella penisola, gli isritti in mobilità solo nel 2012 sono stati oltre 12 mila e le indennità di disoccupazione solo salite da 9.702 a 13 mila. Cala la produzione, cresce di poco l'export.
Il quadro che motiva il rifinanziamento della cassa in deroga è stato illustrato al consiglio provinciale di Firenze dai sindacalisti Marcello Corti (Cgil), Paolo Franchi (Cisl) e Rodolfo Zanieri (Uil).
"Siamo una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla rendita o sul profitto", ha detto il presidente del consiglio Piero Giunti introducendo i lavori dell'assemblea. Decisivo, per il presidente della giunta di Palazzo Medici Riccardi, Andrea Barducci, avere a disposizione un tempo utile per procedere a ricollocare o a riprofessionalizzare i lavoratori e per questo l'utilizzo degli ammortizzatori sociali è indispensabile.
Con una linea di fondo chiarissima: un Paese senza solida base industriale è destinato al declino, ma anche senza la missione di difendere i più deboli della nostra società, anche esercitando il fisco nell'equità. Dai sindacati l'allarme per la difesa dell'alta tecnologia nel territorio che ha vantato finora importanti eccellenze.
Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità una risoluzione sulla cassa in deroga del Pd, che ha accolto emendamenti del Pdl e ha proposto a Rifondazione comunista di trasformare il proprio emendamento in una mozione sulle manifestazioni previste a giugno che sarà votata nelle prossime sedute dell'assemblea.
Con la risoluzione si chiede al Governo l'incremento del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, in modo da assicurare la copertura finanziaria necessaria per il 2013; di sollecitare l'Inps a liquidare in tempi dignitosi, certi e regolari, le somme dovute ai lavoratori in cassa integrazione; velocizzare la liquidazione di quanto dovuto alle aziende da parte degli enti pubblici. Si chiede alla Regione Toscana di continuare, dove necessario e possibile, ad attivare tutti gli strumenti per poter erogare ai lavoratori, in termini di anticipazione, le somme dovute per la cassa integrazione.
di Redazione
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