E' stato sindaco a Reggello, assessore in giunta a Firenze, presidente di Toscana Energia. Adesso però Lorenzo Becattini, 57 anni, ha deciso che è arrivato il momento di cercare di cambiare qualcosa da Roma. E si è candidato alle "Parlamentarie" del Partito democratico: sarà uno degli undici fra i quali anche gli elettori chiantigiani potranno scegliere.
Perché dare la preferenza proprio a lei?
"Perché prima di arrivare a questa candidatura ho ricoperto incarichi a contatto con i cittadini. Da sindaco, da assessore. Ma anche da presidente di Toscana Energia, un ruolo che mi ha portato a confrontarmi spesso con tanti amministratori. Mi candido perché ho esperienze amministrative da mettere a frutto".
Quanto conta e come manterrà il rapporto con il territorio?
"Non ci sarebbe cosa peggiore che fare tre giorni di lavoro a Roma e poi dimenticarsi da dove si viene. Con i collegi prima era più facile, adesso serve uno sforzo maggiore. Per ascoltare i cittadini e raccogliere le loro istanze, per informarli. Gli strumenti tecnologici in questo senso ci danno una mano, ma è fondamentale anche incontrare le persone faccia a faccia. Ci sarà da organizzare un network, che tenga nella debita considerazione anche tutti gli amministratori locali".
Le tre priorità che si darebbe una volta a Roma…
"Bisognerà scervellarsi per capire come far ripartire l'economia e il lavoro, soprattutto per i più giovani. Io ho una figlia che si è laureata e che adsso si è messe a cucire:sono molto contento, perché secondo me c'è da restituire la dignità al lavoro manuale. Per il futuro saranno fondamentali settori come l'agricoltura, la green economy. E poi dare risalto all'export, costruendo professionalità che siano in grado di favorirvi l'accesso anche alle piccole e medie imprese".
di Redazione
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