CHIANTI FIORENTINO – Il Pd del Chianti (Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano) ha aderito all’iniziativa del 27 luglio alle ore 22, ovvero “Ultimo Giorno per Gaza”: suoniamo le nostre sirene e campane per Gaza.
“Ogni giorno che passa – dicono dal Pd Chianti – a Gaza, si muore di fame, di sete, sotto le bombe. Ogni giorno di silenzio è una responsabilità in più di tutti noi. È tempo di agire”.
“Il Partito democratico del Chianti – spiegano – ha aderito all’iniziativa, lanciata da Ultimo giorno di Gaza, del 27 luglio alle ore 22, ovvero… facciamo suonare a distesa le campane dei palazzi comunali, quelle delle chiese, e ogni sirena possibile: ambulanze, navi, barche, porti. Suoniamo ogni fischietto, battiamo le pentole. Facciamo più rumore, più chiasso, più fracasso possibile. Facciamolo insieme: nelle piazze e sulle spiagge. Facciamolo sui balconi e alle finestre. Facciamolo sui social. Facciamolo dappertutto”.
“Tante le iniziative ieri nel Chianti – sottolineano – oltre alla partecipazione a quella di Firenze da parte di alcuni nostri rappresentanti, per fare rumore per dire basta al massacro e alla morte del popolo palestinese, alla distruzione di Gaza”.
“Urliamo a gran voce – incalzano – di fermare l’escalation di distruzione iniziata dal 7 ottobre 2023, che ha portato all’orrore che vediamo ormai ogni giorno. Siamo contro tutte le violazioni del diritto internazionale e chiediamo, con forza, un intervento immediato ed efficace per superare l’intollerabile crisi umanitaria a Gaza e di porre fine all’annientamento di un popolo. Non si giustifica nessun massacro di innocenti, di chi cerca acqua e cibo, di tanti troppi bambini”.
“Siamo convinti – conclude il Pd Chianti – che la giustizia e la Pace possano tornare con il riconoscimento reciproco nel rispetto dei diritti fondamentali. Possiamo tutti nel nostro piccolo, anche con manifestazioni come questa e quelle già fatte, chiedere con forza la Pace. “La pace è sempre possibile. E comincia anche da qui, da noi”. Non Siamo rimasti in silenzio, non ci resteremo!”.
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