CHIANTI FIORENTINO – Promuovere e tutelare le pari opportunità nel territorio del Chianti e della Valdelsa con un’attività di monitoraggio sulle forme di rispetto del genere negli ambienti di lavoro.
L’Unione comunale del Chianti Fiorentino alza una barriera contro la discriminazione, la violenza e l'emarginazione che rendono vittime lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro.
E’ l'obiettivo che si pongono la rete dei Comuni di Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, San Casciano e Tavarnelle e i referenti di area Cgil, Cisl e Uil,.
“Insieme alle organizzazioni sindacali con le quali abbiamo stipulato un protocollo d’intesa aderiamo ai principi e alle finalità dell'accordo quadro – intervengono i primi cittadini Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi e David Baroncelli, presidente quest'ultimo dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino – sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, sottoscritto dalle parti sociali europee nel 2007 e recepito nel 2016 da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria”.
Si tratta in effetti del primo caso in Italia, tra le pubbliche amministrazioni, e di un passo che persegue la promozione e la valorizzazione della cultura femminile, messo in atto dall’osservatorio nato nel Chianti. Il tavolo offre una periodica occasione di confronto all’Unione comunale del Chianti Fiorentino e alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, sui temi e le problematiche delle donne e del loro rapporto con il mondo professionale.
“Riteniamo inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza nei luoghi di lavoro dicono i firmatari – rimarcano – il nostro non è un semplice atto deliberativo ma vuole mostrare l'impegno ad adottare misure adeguate nei confronti di coloro che violano la dignità degli individui con comportamenti molesti”. I sindaci pensano alla condivisione di misure concrete. “Intendiamo inoltre prevenire, individuare e gestire casi di molestia e violenza – aggiungono – concordando le strutture più adeguate al fine di assicurare un’assistenza sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista legale alle vittime di molestie e violenza nei luoghi di lavoro”.
I sindaci ribadiscono che “tutti hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di eguaglianza e correttezza reciproca”.
“La prevenzione serve a scongiurare forme di violenza fisica e psicologica sul posto di lavoro – concludono i rappresentanti Cgil, Cisl e Uil Firenze – è un impegno che vuole affrontare questo tema in maniera concreta, riteniamo necessario che si crei una rete di sistema per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni, il tema del lavoro è un aspetto fondamentale della vita delle nostre comunità su cui investire in maniera seria, responsabile e consapevole. La tutela delle donne è uno strumento per valorizzare il lavoro perché un lavoro di qualità fa crescere un’economia sana con principi di giustizia, etica ed equità”.
di Redazione
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