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venerdì 26 Aprile 2024
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    Rivoluzione istituzionale, lavori pubblici, difficoltà del Monte dei Paschi: parla il sindaco

    Senza Siena mai. A Castelnuovo Berardenga la creazione della maxiprovincia di Siena e Grosseto, così come deciso dal consiglio dei Ministri, non convince per niente, ma l'ipotesi di unirsi al Chianti fiorentino e quindi alla Città Metropolitana non è mai stata presa in considerazione da queste parti.

     

    “Potrebbe sì essere una grande opportunità perché con questo meccanismo si creerebbero province di serie A e province di serie B – commenta il sindaco Roberto Bozzi (in foto sopra) – La città Metropolitana avrà molte più competenze della Provincia Siena-Grosseto. Castelnuovo però non confina con il territorio fiorentino, è storicamente legata alla città di Siena. Tutto il sistema economico della Toscana meridionale vede in Siena il suo punto di equilibrio, la città che ospita anche l'ospedale e l'università. Ci rendiamo conto che la riforma è fatta nell'ottica di una maggior efficienza della pubblica amministrazione ma va a scapito della storia e della cultura locali, anche se con la Provincia di Grosseto molti comuni del senese sono sempre stati in buoni rapporti”.

     

    Buoni rapporti e buona collaborazione che si ritrovano però anche tra gli otto comuni del Chianti, fiorentino e senese: “Sui temi che caratterizzano il nostro territorio, come l'agricoltura e il turismo vogliamo lavorare insieme, per iniziative come Chianti d'autunno, la kermesse di queste settimane che propone di allungare la stagione turistica oltre il periodo estivo”.

     

    Ne è un esempio "Chianti d'Autunno" (www.chiantidautunno.it), con un ricco cartellone di eventi "a otto" che, per quanto riguarda Castelnuovo Berardenga, domenica 11 novembre prevede una giornata su temi come il vino, il turismo e il Chianti, con la giornata europea dell'Enoturismo nella trecentesca Certosa di Pontignano. Con degustazioni e convegni dalle 15 alle 19.

     

    Il legame con Siena ritorna a farsi sentire quando si affronta l'argomento delle difficoltà del Monte dei Paschi: “Stiamo vivendo una fase delicata, la banca dovrebbe tornare a fare reddito per aiutare l'occupazione, le risorse della Fondazione Monte dei Paschi per noi sono vitali”, spiega Bozzi.

     

    Come per tanti altri Comuni il cappio che impedisce a Castelnuovo Berardenga di fare scatti in avanti si chiama patto di stabilità: “Non siamo in grado di pagare le imprese che non pagano i fornitori e i lavori non vanno avanti. Non è giusto essere tenuti sullo stesso piano di comuni che hanno indebitamenti incredibili e numeri di dipendenti allucinanti”.

     

    Un indebitamento pesa anche sul bilancio di Castelnuovo: sono i 9 milioni di euro spesi per la nuova residenza sanitaria assistita che ospita 40 persone oltre al centro diurno e al presidio della Usl. Tra prossime opere che il Comune vorrebbe mettere in cantiere, per il momento bloccate dal patto di stabilità ci sono le manutenzione stradali, in particolare di via Fiorita nel centro di Castelnuovo che ha bisogno di un nuovo lastricato e della risistemazione dei sottoservizi.

     

    Ma anche e soprattutto il nuovo acquedotto e le tubature per il gas metano che dovrebbero rifornire la zona produttiva di Colonna del Grillo: “Trenta famiglie, dieci attività produttive, due aziende agricole sono disposte a contribuire alla spesa, se il Comune fosse in grado di dare un finanziamento di circa 150 mila euro l'opera potrebbe partire. In un'altra situazione il Monte dei Paschi avrebbe potuto venirci incontro…”.

    di Lisa Baracchi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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