GAIOLE IN CHIANTI – Cinquantacinque voti. La maggior parte (o quasi tutti) arrivati al suo avversario, il sindaco bi-uscente Michele Pescini, dalla frazione di Monti in Chianti.
Sta tutta qui la differenza fra una vittoria su filo e una sconfitta bruciante: la prima è, appunto, di Pescini, sindaco di Gaiole per il terzo mandato; la seconda è quella del candidato di Insieme per Gaiole, Lorenzo Ruffoli.
Che dopo l'assenza di candidature di opposizione nel 2014 ("Ma alcuni sanno che allora ci misero i bastoni fra le ruote per non farci candidare" confessa Ruffoli), stavolta ci è andato davvero vicinissimo.
"Ma quando si arriva secondi si è perso – afferma con grande onestà – Il dato delle europee domenica sera era incoraggiante, ma sapevo che non era scontato niente".
Nel 2009 il distacco fra la lista alternativa e Pescini fu di 110 voti, "ne abbiamo recuperati la metà – sottolinea Ruffoli – ma non basta."
L'analisi è lineare: "Il problema sta nella coerenza delle persone, il distacco è arrivato praticamente tutto da Monti in Chianti, si trovano qui i 55 voti. Che alle europee sono andati alla Lega, alle amministrative a Pescini. Se avessero votato europee-comunali allo stesso modo oggi parleremmo in un altro modo".
"Fino al 15 marzo – tiene a dire Ruffoli – ho lavorato, ho fatto tutt'altro rispetto alla politica e alla campagna elettorale. In un mese e mezzo siamo arrivati a 668 voti, con l'ipotesi concreta di andare davvero ad amministrare Gaiole in Chianti".
"Credo sia un successo – conclude – di squadra e personale. E da qui si riparte, correttamente, e con coerenza. All'opposizione in consiglio comunale".
di Matteo Pucci
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