CASTELNUOVO BERARDENGA – Realizzare uno spettacolo teatrale che ricostruisca il dramma della seconda guerra mondiale nelle nostre terre, attraverso il racconto dell’“eccidio del Palazzaccio”.
E’ questo l’obiettivo del progetto “Albicocche rosse”, una collaborazione “italo-tedesca” tra il teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo Berardenga e il teatro di Amburgo St.Pauli diretto da Ulrich Waller.
Nei giorni scorsi una delegazione del Comune di Castelnuovo Berardenga composta dal sindaco, Roberto Bozzi; dal vicesindaco, Fabrizio Nepi; da Annalisa Giovani, assessore alla cultura e da Matteo Marsan, Giuseppe Scuto, del Teatro Alfieri ha incontrato l’ambasciatore Alessandro Pignatti e il consigliere di ambasciata, Alessandra Molina presso il ministero degli Esteri, a Roma.
L’eccidio di Palazzaccio fu uno dei tanti crimini nazifascisti compiuti, anche nel nostro territorio, nei confronti di civili.
Il massacro avvenne il 4 luglio del 1944 dopo che uno scontro tra una pattuglia partigiana e una formazione tedesca avvenuto nei dintorni, che scatenò la rappresaglia nazista.
Gli uomini, appartenenti alla divisione "Hermann Göring" dopo aver sparato alcuni colpi di mortaio circondarono la casa colonica di Villa Arceno, nei pressi di San Gusmè dove si trovavano molti sfollati.
I tedeschi volevano fucilare tutti i presenti, ma alla fine furono nove le vittime: Azelio Baglioni, di 32 anni; Fosco Baglioni, di 11 mesi; Ivo Barbagli, di 4 mesi; Silvana Barbagli, di 7 anni; Ida Lusini, di 28 anni; Margherita Ontani, di 31 anni; Tullia Panichi, di 53 anni; Vasco Resti, di 16 anni e Santa Righi, di 32 anni.
“L’incontro con l’ambasciatore alla Farnesina – commenta Bozzi – è un altro passo nella realizzazione di un progetto al quale teniamo molto. Il linguaggio del teatro e dell’arte in generale, infatti, può essere la chiave attraverso il quale rileggere episodi drammatici, preservando la memoria e non facendo cadere nell’oblio episodi che fanno parte della nostra storia".
"Attori tedeschi e italiani – prosegue – potranno così ricostruire il passaggio del fronte di guerra nel luglio del 1944. L’idea di poter raccontare quanto accaduto unendo le voci di due popoli e rielaborando la follia nazista è una sfida difficile, drammatica e bellissima al contempo. Proprio la collaborazione tra Italia e Germania è stato uno degli aspetti che l’ambasciatore Pignatti ha apprezzato maggiormente".
"In Germania – conclude – sono già stati raccolti finanziamenti per il progetto e noi, come Comune e come territorio faremo di tutto per la buona riuscita dell’iniziativa, in programma il prossimo anno”.
di Redazione
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