BARBERINO TAVARNELLE – E’ partita dal coordinamento dei sindaci dei territori fiorentini e senesi, interessati dai cantieri lungo la Firenze-Siena, la richiesta di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala consiliare di Barberino Tavarnelle.
Al tavolo con i primi cittadini, i dirigenti e i tecnici di Anas, per fare il punto sui lavori in corso, conoscere le tappe degli investimenti, ottenere dati e informazioni corrette e aggiornate sulle scadenze, le tempistiche e lo stato dell’arte del cronoprogramma concordato e condiviso.
Un complesso di interventi che da tempo è stato avviato in numerosi tratti del raccordo autostradale RA3 Firenze-Siena, una delle principali arterie viarie della Toscana, unico asse di collegamento a mettere in comunicazione due delle più importanti città d’arte italiane, Firenze e Siena.
Flussi turistici, ma anche e soprattutto lavorativi: con zone artigianali e industriali lungo l’asse viario, migliaia e migliaia di pendolari che la utilizzano ogni giorno.
“Fermo restando che gli investimenti sono necessari e si stanno gradualmente attuando, – dicono i sindaci – grazie alle risorse stanziate per la realizzazione di una complessa opera riqualificazione e messa in sicurezza di questa viabilità, chiediamo che vengano garantite migliori condizioni di fruibilità e venga tutelata la sicurezza delle nostre comunità, dei tanti lavoratori e lavoratrici che la percorrono quotidianamente”.
“Molti sono i tratti preoccupanti – continuano – come solo per citarne alcuni, il restringimento che si verifica all’altezza del Docciola, causa di incolonnamenti chilometrici nelle ore di punta, di frequenti rallentamenti e sinistri stradali”.
“Riteniamo indispensabile – aggiungono – l’implementazione di un percorso di monitoraggio da parte di Anas, chiediamo che la società che assicuri non solo una migliore percorribilità, anche attraverso un rafforzamento dell’infomobilità, ma garantisca un’attività di informazione trasparente che tenga al corrente assiduamente istituzioni e cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori”.
“Il nostro è un tracciato molto problematico che necessita di investimenti e risorse ingenti – continuano – gli investimenti sono in corso e le risorse sono state stanziate, ora è fondamentale mettere in atto quella che definiamo un’operazione verità, ovvero un filo diretto, un dialogo costante che comunichi puntualmente le tappe del cronoprogramma”.
“Ciò che riteniamo essenziale è che Anas faccia uno sforzo sul miglioramento dell’organizzazione dei cantieri – continuano i primi cittadini – ed attivi una campagna di sensibilizzazione sull’educazione stradale, poiché la sicurezza è una priorità assoluta da prevenire, promuovere e tutelare”.
“Al tempo stesso invitiamo i cittadini a guidare con la massima prudenza – insistono i sindaci – a rispettare i limiti di velocità, le distanze di sicurezza ed attenersi in generale alle norme del Codice della strada”.
Anas ha fatto sapere che dal 2018 ad oggi sono stati investiti oltre 50 milioni di euro.
Le opere sono finalizzate “al ripristino strutturale, al consolidamento e all’adeguamento sismico di una strada che può essere solo migliorata, né demolita, né allargata, per questa ragione le opere richiedono più tempo di quello previsto”.
Al momento sono in corso 25 milioni di euro per un totale di 75 milioni di euro investiti. Di tale somma 7 milioni di euro, in corso, sono finalizzati al consolidamento del viadotto del Docciola.
“Anas è impegnata inoltre nel consolidamento dell’infrastruttura sotto i viadotti – si legge in una nota diffusa dalle amministrazioni comunali – ha ristrutturato 30 sottopassi, ne mancano dieci per concludere. Sono in partenza anche i cantieri per i cavalcavia, molti lavori vengono svolti di notte”.
“Da Anas ci hanno riferito – concludono i sindaci – che si stanno adoperando con tutte le risorse e gli strumenti possibili, compatibilmente con la disponibilità delle imprese, per avanzare nel cronoprogramma e ridurre il più possibile i disagi e il traffico, le opere, complesse e approfondite, comportano tempi non brevi e tantissima cura nelle singole operazioni di risanamento di un’infrastruttura vetusta la cui costruzione risale agli anni Sessanta”.
All’incontro erano presenti il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, l’assessore di Monteriggioni Luca Rusci, l’assessore di Poggibonsi Fabio Carrozzino, il consigliere regionale Massimiliano Pescini e l’ingegnere Stefano Liani, responsabile Anas Toscana.
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