FIRENZE – Eccoli i dati più recenti relativi ai nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva Covid degli ospedali della Toscana (Aziende Sanitarie e Aziende Ospedaliero Universitarie).
Li rende noti, come sempre, il presidente della Regione Eugenio Giani. Con un commento lapidario: “Per i pochi ancora diffidenti, condividiamo e vacciniamoci”.
Si tratta dei nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva Covid toscani dal 22 al 29 novembre.
Da sottolineare, inoltre, che fra i vaccinati sono compresi anche coloro che hanno ricevuto una singola dose di vaccino.
Che, come sappiamo, inizia a dare copertura importante solo dopo la seconda, mentre è in piena fase di somministrazione la terza, il cosidetto “booster”.
La matematica, ancora una volta, è lì, nero su bianco, a mostrarci l’importanza dei vaccini nel prevenire lo sviluppo di forme gravi della malattia.
Nella settimana presa in esame infatti, sono state 19 le persone non vaccinate a finire in terapia intensiva, contro le 7 vaccinate (in questo caso non è dato di sapere se con dose doppia, tripla o singola).
Ma, ancora più importante, è la platea di riferimento. In pratica, dal 22 al 29 novembre è finito in terapia intensiva un toscano ogni 12.502 non vaccinati.
Mentre, fra i vaccinati, a finire in terapia intensiva è stato uno ogni 436.883.
In pratica, il rischio di un non vaccinato di finire in terapia intensiva Covid è stato, nella settimana presa in esame, 34 volte superiore rispetto a un vaccinato (almeno con una dose).
Infine, come si vede dai dati, dei 19 non vaccinati ben 16 sono under 70. Fra i 7 vaccinati invece, solo due hanno meno di 70 anni.
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