FIRENZE – In mezzo alle mille variabili della pandemia, alle difficoltà del sistema di test e tracciamento, alle code per i tamponi, agli isolamenti e alle quarantene, una certezza al momento c’è.
Chi non si è vaccinato rischia di sviluppare una forma grave di Covid-19 in modo esponenzialmente superiore a chi si è sottoposto al vaccino.
Lo confermano i dati diffusi questa mattina dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha riportato i dati di accesso alle terapie intensive Covid dal 20 al 26 dicembre.
Come si vede in questi sette giorni (ma il dato è ormai consolidato da tempo) chi non si è vaccinato ha rischiato circa 10 volte in più di chi si è vaccinato di finire in terapia intensiva.
Sono state 21 (in un range di età fra i 39 e gli 88 anni, 13 uomini e 8 donne) le persone non vaccinate ricoverate nelle terapie intensive Covid della nostra regione nella settimana di Natale.
Un numero di ricoveri su una platea di non vaccinati (dove la maggior parte sono comunque bambini dai 5 agli 11 anni, quindi per fortuna a bassissimo rischio di finire in terapia intensiva) di poco meno di 550mila persone. Una ogni 25mila.
Sono state invece 14 le persone vaccinate (dai 49 agli 80 anni, 10 uomini e 4 donne) finite in terapia intensiva Covid, su una platea di riferimento grande quasi 6 volte quella dei non vaccinati, ovvero oltre 3.100.000 toscani. Una ogni 223mila.
Da tenere infine presente che nel calcolo complessivo, come vaccinate vengono individuate tutte le persone che abbiano ricevuto almeno una dose di vaccino.
Sarebbe quindi oltremodo utile e interessante sapere, delle persone con vaccino finite in terapia intensiva, quante dosi avessero ricevuto.
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