spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 20 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Caro bollette, Confcooperative Toscana: “Le Rsa vicine al collasso”

    L'allarme delle cooperative sociali: "Rischio chiusura o costi sulle spalle delle famiglie. Bene il fondo stanziato dal governo, ma non può bastare"

    FIRENZE – “Le Rsa toscane sono a rischio a causa del caro bollette”.

    È l’allarme lanciato da Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Sanità, tra le 19 associazioni nazionali del coordinamento dei gestori dei servizi di assistenza socio sanitaria, profit e non profit, che hanno firmato un appello per chiedere al Governo un sostegno concreto e immediato per le Rsa e le strutture residenziali.

    “Con il rincaro dell’energia nel 2022 – dice Confcooperative – le perdite previste per ogni posto letto in Rsa e nelle strutture residenziali vanno da 10 a 20 euro al giorno. Un rischio che può rivelarsi drammatico per molte realtà della Toscana. Chiusure di strutture e perdite di posti di lavoro sono ormai prossimi e servono interventi efficaci in tempi brevi e senza indugi”.

    “La recente decisione del governo – rimarcano – di stanziare 120 milioni a favore degli enti di terzo settore che gestiscono servizi e strutture per anziani, disabili e persone svantaggiate va nella giusta direzione, ma sarebbe ingenuo pensare che possa bastare per i difficili mesi che ci aspettano”.

    “In queste strutture – si evidenzai – non è infatti possibile abbassare il riscaldamento negli ambienti né effettuare altri risparmi, che andrebbero ad incidere irrimediabilmente sulla qualità dell’assistenza alle persone”.

    “La spesa per l’energia è una spesa per la salute – rilancia Confcooperative – Per garantire i servizi le strutture dovranno adeguare le rette, in alcuni casi ferme da più di 10 anni. Se le Regioni non offriranno il proprio sostegno, i costi peseranno inevitabilmente sulle spalle delle famiglie e, di conseguenza, sui Comuni che dovranno sostenere le famiglie più bisognose”.

    “Facendo nostro l’appello che le 19 associazioni nazionali rivolgono al Governo – dice Alberto Grilli, presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana – ribadiamo con forza la necessità che le istituzioni, a tutti i livelli, si sensibilizzino e intervengano urgentemente. Le realtà che operano in questo settore non sono più in grado di assorbire i costi a loro imputati da un sistema che continua a non comprendere l’importanza di queste attività, dal punto di vista umano, solidale ed economico. Stiamo assistendo ad un tentativo di scaricare sulle cooperative, sulle famiglie e sugli utenti le inefficienze del sistema. Abbiamo superato il punto di non ritorno”.

    “Siamo arrivati all’assurdo del rischio di tagli al personale o di chiusura delle strutture – dice Anna Batini, coordinatrice di Confcooperative-Sanità Toscana – in una crisi che deve trovare soluzione immediata. Le Rsa e tutte le figure professionali che lavorano al loro interno svolgono un ruolo fondamentale per le persone più fragili del nostro territorio, in particolare anziani non autosufficienti”.

    “Si tratta di strutture insostituibili nella filiera sociosanitaria – conclude – e che devono essere tutelate e supportate con ogni mezzo possibile. È evidente che il segno lasciato dalla pandemia e, in questi ultimi tempi, dai rincari energetici rischia di compromettere la sopravvivenza di queste strutture”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...