FIRENZE – “Bene i lavori, bene farli d’estate, ma serve soprattutto farli bene”.
È questo il messaggio lanciato in consiglio comunale dal consigliere comunale di Italia Viva (ed ex sindaco di Bagno a Ripoli) Francesco Casini, intervenuto sul tema della gestione dei cantieri a Firenze, in un periodo in cui si contano oltre 300 interventi aperti in città.
“Siamo felici che Firenze sia protagonista della sfida del PNRR e che tanti interventi siano finalmente partiti – ha detto Casini – Ma non possiamo ignorare le difficoltà che stanno vivendo i cittadini per una gestione spesso scoordinata dei cantieri”.
“Molti lavori – ha sottolineato Casini – sono necessari e in alcuni casi procedono bene, come quelli della tramvia, seguiti da un ufficio costituito ad hoc nella precedente legislatura. Ma in altri casi, soprattutto sui cantieri legati alla viabilità, avviati quest’anno vediamo scelte poco chiare, scarsa informazione e impatti pesanti, spesso evitabili.
Nel suo intervento, Casini ha citato diversi esempi concreti: dal Lungarno Ferrucci, dove l’asfalto è arrivato a coprire le radici degli alberi, alla chiusura contemporanea della Bolognese e della linea Faentina, che ha isolato il Mugello e messo in crisi la viabilità non solo cittadina ma anche metropolitana.
E ancora, ha ricordato il caso di via Benedetto Fortini, chiusa da mesi per un muro da verificare, “senza che nessuno si sia assunto la responsabilità di intervenire, con conseguente congestione del traffico nel quartiere di Gavinana”.
Situazione che ha ingolfato, insieme ad altro, la direttrice Bagno a Ripoli-Firenze, come lamentato anche dal suo successore, il sindaco ripolese Francesco Pignotti.
“Tutti interventi – ha sottolineato Casini – evidentemente non seguiti con la dovuta attenzione e controlli.
“Serve più coordinamento, più informazione ai cittadini, più controllo. L’estate – ha aggiunto Casini – dovrà a questo punto servire per riorganizzare cantieri e impatti sulla viabilità, riaprire arterie chiuse da mesi e garantire un equilibrio tra lavori necessari e vivibilità urbana, perché settembre arriva veloce e gli impatti saranno ancora più duri”.
Un altro esempio emblematico segnalato da Casini riguarda il Lungarno della Zecca Vecchia, dove la viabilità risulta confusa e mal segnalata: “Chi arriva da Ponte alle Grazie per raggiungere il Lungarno non sa se può passare sotto la telecamera ZTL o nella corsia preferenziale e soprattutto nessuno sa sé queste sono disattivate o chi lo attraversa venga, senza colpa, sanzionato”.
Casini ha concluso con un appello all’amministrazione comunale fiorentina: “Siamo disponibili a collaborare per il bene di Firenze con spirito costruttivo, ma chiediamo un deciso cambio di passo: qualche disagio va sempre sostenuto quando ci sono dei lavori ma il diritto alla mobilità dei cittadini non può essere il primo sacrificato quando si aprono i cantieri”.
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