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venerdì 26 Aprile 2024
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    Poste Italiane, UGL Comunicazioni: “Ancora carenza strutturale organico in tutta la Toscana” 

    "Gravi difficoltà determinate da organici ridotti in tutte le province; l'attuale previsione di nuovi ingressi risulta totalmente inadeguata a fronteggiare la situazione"

    FIRENZE – L’Ugl rilancia l’allarme per la carenza di organico in Poste Italiane: che si traduce in condizioni di lavoro difficili e disservizi per i cittadini.

    Lo dice Renzo Nardi, segretario regionale UGL Comunicazioni: “Il sindacato, consapevole dell’urgenza legata alla necessità di rinforzare gli organici di mercato privati ha sottoscritto unitariamente un nuovo Accordo Nazionale sulle Politiche Attive il giorno 8 febbraio 2022. La stessa Azienda ha riconosciuto “la necessità di definire una manovra straordinaria, a carattere anticipatorio, al fine di supportare le esigenze delle strutture di front end, nei territori che presentano maggiori criticità”“.

    “La Toscana – prosegue – particolarmente colpita da esodi incentivati e pensionamenti, ha visto tutte le organizzazioni sindacali impegnate in un confronto con la dirigenza territoriale in più incontri: il 17 dicembre e l’ultimo il 21 febbraio”.

    “Nel confronto – fa sapere Nardi – sono emerse le gravi difficoltà determinate da organici ridotti in tutte le province ed è stato denunciato che l’attuale previsione di nuovi ingressi risulta totalmente inadeguata a fronteggiare la situazione”. 

    “C’è attesa – rilancia – ma anche forte preoccupazione, per un nuovo incontro nazionale previsto nel mese di marzo, per la definizione degli interventi complessivi di politiche attive per l’anno 2022”.

    “Ma l’attenzione dimostrata nella prima manovra – denuncia – preannuncia ancora un’inadeguatezza di interventi per la Toscana laddove ci sono state province a cui non è stata prevista neppure una nuova unità in ingresso”.

    “Nel confronto toscano – dice ancora – l’azienda non ha fornito i dati relativi al numero complessivo di uffici postali privi di titolare e del numero di Uffici Cluster Liv.B e Liv.A2 privi di unità OSP, in linea con gli accordi sottoscritti”.  

    “Al termine dell’incontro del 21 febbraio – fa ancora sapere Nardi – abbiamo espresso insoddisfazione per le risposte ricevute da parte aziendale, riservandoci di adottare nuove e più incisive iniziative a sostegno dei lavoratori di Poste Italiane della Toscana che continuano a farsi carico della continua, ancora oggi, riduzione di personale disponibile”.  

    “Situazione che accentua gli effetti collaterali – conclude – sulle condizioni di lavoro con stress e tensioni giornaliere in particolare negli uffici postali; sul rispetto dell’accordo ferie; sui distacchi; sul rispetto dell’orario di lavoro; sul ricorso continuo a prestazioni straordinarie, sulla sicurezza sul lavoro, percependo un affievolimento dei livelli di attenzione legati alle cautele da continuare a adottare in periodo di emergenza sanitaria, ancora in essere”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA 

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