FIRENZE – Riapre oggi l’Alzheimer Cafè Korian di Firenze – coordinato dalle educatrici Michela Mei e Giulia Giorgi – con l’obiettivo di offrire alle persone affette da Alzheimer, ai loro familiari e caregiver uno spazio per ricevere informazioni e supporto.
Ma anche un luogo terapeutico per ritrovare un punto di riferimento al di fuori della propria abitazione.
A partire da oggi, ogni secondo venerdì del mese dalle 15 alle 17.30, presso la biblioteca pubblica del quartiere Isolotto in via Chiusi a Firenze – dove ha sede l’Alzheimer Cafè Korian – alcuni professionisti delle strutture Korian – RSA Villa Michelangelo di Lastra a Signa (FI), Il Giglio e Le Magnolie di Firenze – saranno a disposizione per offrire consigli e confrontarsi con coloro che affrontano quotidianamente l’Alzheimer.
I servizi dell’Alzheimer Cafè Korian sono gratuiti e aperti a tutta la popolazione del territorio senza prenotazione.
È possibile accedere a tutte le informazioni tramite le attività di comunicazione della biblioteca, le attività delle associazioni locali legate alla malattia dell’Alzheimer e contattando il numero 055710834.
“Siamo felici di riaprire oggi l’Alzheimer Cafè, un luogo dedicato a chi è affetto da Alzheimer, alle loro famiglie e caregiver”, ha dichiarato Giovanni Buzzigoli, Area Manager Korian Toscana.
“Per chi affronta l’Alzheimer – ha aggiunto – è spesso difficile vivere la quotidianità in luoghi di socialità; l’Alzheimer Cafè diventa quindi un punto di riferimento per il territorio e uno spazio essenziale per confrontarsi con professionisti e per vivere un pomeriggio di conoscenza, apertura e benessere”.
L’Alzheimer Cafè Korian di Firenze nasce circa 12 anni fa dall’esigenza di ascoltare, guidare e consigliare i familiari dei pazienti ricoverati in Rsa, spesso colti impreparati dall’incontro con una patologia così dura come l’Alzheimer.
L’obiettivo era dunque quello di trovare una soluzione che potesse fungere da punto di riferimento, ma anche come luogo di condivisione e divertimento, al di fuori dalle strutture.
Un ambiente accogliente, dove intercettare i bisogni delle famiglie e raccontare loro la natura della malattia, i servizi a cui accedere come contributi, assistenza domiciliare e agevolazioni.
Senza dimenticare piccoli aspetti fondamentali all’interno della quotidianità, come l’adeguamento degli spazi intorno al malato, la somministrazione dei medicinali e la gestione dei rapporti interpersonali.
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