FIRENZE – “Accogliamo con soddisfazione la legge contro le aggressioni. Così come l’arresto dell’autore dell’aggressione ai danni del primario di Lamezia Terme è certamente un passo avanti. Ma non basta. C’è bisogno anche di un rinnovato patto coi cittadini e di iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole”.
A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, dopo il via libera definitivo della Camera dei deputati al decreto contro le aggressioni al personale sanitario che è diventato legge.
Provvedimento che ha permesso l’arresto di un 28enne in Calabria, che con un manganello aveva colpito il primario del Pronto soccorso di Lamezia tERME.
“Dal 2020 al 2023 si è registrato un’escalation di aggressioni verbali o fisiche al personale medico e sanitario della Toscana: oltre mille nei primi sei mesi dello scorso anno, un aumento del 30% in tre anni – ricorda il presidente Dattolo – Finalmente la legge introduce il reato di danneggiamento all’interno di strutture sanitarie con violenze e minacce, punito con il carcere”.
“L’Ordine da mesi è impegnato in una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno delle aggressioni – dichiara Dattolo – Sabato prossimo, 16 novembre, nell’Auditorium dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli abbiamo organizzato un convegno nel corso del quale sarà presentato un report sulla violenza nella professione medica”.
“Medici e personale sanitario devono poter svolgere il proprio lavoro in serenità – conclude – Il paradosso è che tali professionisti sono lì per curare anche coloro che li aggrediscono”.
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