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giovedì 25 Aprile 2024
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    Truffa aggravata e peculato: arrestato medico assenteista dell’Ausl Toscana Centro

    Si allontanava ogni giorno dal posto di lavoro, un ospedale della provincia di Firenze, per svolgere attivitĂ  privata. Facendosi pure pagare in nero e portando via medicinali dall'ospedale

    FIRENZE – I carabinieri del Nas di Firenze hanno tratto in arresto un medico, dipendente dell’Azienda Usl Toscana Centro, per i reati di truffa aggravata e peculato.

    L’attivitĂ  investigativa, che è stata coordinata dalla procura della Repubblica di Firenze, ha avuto origine nel mese di aprile, a seguito di una segnalazione del Servizio Ispettivo della Asl stessa.

    Segnalazione con la quale  erano state comunicate numerose anomalie sulle presenze di un dipendente che modificava le proprie attestazioni dell’orario di servizio con cadenza quasi giornaliera. 

    I militari del Nas fiorentino hanno quindi iniziato a osservare il soggetto accertando come il medico, quotidianamente, si allontanasse dal proprio posto di lavoro – un ospedale della provincia di Firenze – per svolgere illecitamente attivitĂ  libero professionale privata. 

    Nella serata del 15 giugno è scattato l’arresto. Al mattino il medico si è presentato al proprio posto di lavoro timbrando regolarmente il badge aziendale.

    Subito dopo si è però allontanato senza marcare l’uscita e andando a eseguire una serie di visite domiciliari a pagamento a pazienti residenti tra le province di Firenze e Arezzo. 

    I militari, dopo averlo pedinato, hanno quindi deciso di fermarlo dichiarandolo in arresto per truffa – avendo un contratto di esclusivitĂ  con la Asl per cui percepiva una remunerazione maggiorata – oltre che di peculato essendo stato trovato in possesso di numerose confezioni di medicinali di proprietĂ  dell’ospedale.

    E aver percepito compensi dai pazienti senza versare alla struttura ospedaliera la quota prevista dalla legge. 

    Inoltre, le indagini hanno evidenziato che in numerose occasioni i pazienti visitati nell’ambulatorio ospedaliero (quindi intramoenia), al termine della prestazione venivano invitati a pagare in contanti dal medico, senza quindi passare dai canali amministrativi dell’ospedale.

    E’ in corso di quantificazione il danno che è stato causato dal medico all’Ausl Toscana Centro.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA 

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