GREVE IN CHIANTI – Un clamoroso abbandono di rifiuti che, oltre al potezionale danno ambientale, è costato alle tasche del Comune di Greve in Chianti (e quindi ai cittadini) ben 10mila euro.
"Qualche incivile – ci spiega l'assessore all'ambiente Simona Forzoni – ha abbandonato grandi fusti d'olio lungo la SP118, in località San Martino nel comune di Greve in Chianti, in prossimità di un vigneto. Qualcun altro, forse per appropriarsi del contenuto o forse più semplicemente per passare il tempo, ne ha rovesciato uno disperdendone il contenuto nel terreno circostante, causando un grave danno ambientale, andando ad inquinare tutt'intorno".
"L'intervento di bonifica – prosegue – ha richiesto la presenza di vari enti, per la necessità di caratterizzazione del liquido sversato e di asportazione della terra contaminato. Il liquido è penetrato fin nel terreno dall'altra parte della strada, andando ad interessare un'area piuttosto vasta e costringendo il Comune di Greve in Chianti a spendere quasi diecimila euro per la messa in sicurezza e la successiva bonifica".
Oltre al danno poi, la beffa: "Differentemente da altri casi, non è stato possibile risalire ai responsabili, essendo la zona poco frequentata e non avendo i bidoni nessun segno particolare di riconoscimento. Simili episodi avvengono con una certa frequenza e rappresentano una vera e propria piaga per l'ambiente e per le casse comunali".
"Sebbene semplici norme di civile convivenza dovrebbero far propendere le persone a smaltire correttamente i propri rifiuti – conclude – giova ricordare che l'abbandono di rifiuti o il loro sversamento nelle acque è severamente vietato e che costituisce un vero e proprio reato, punito con una sanzione amministrativa che va da seicento euro fino a tremila euro, raddoppiata in caso di abbandono di rifiuti pericolosi. Qualora a commettere il reato sia un'impresa invece che un singolo cittadino la sanzione diventa anche penale".
di Redazione
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