GREVE IN CHIANTI – "Abbiamo appreso che martedì 7 maggio la dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo di Greve in Chianti aveva convocato una riunione, alla presenza del sindaco, degli assessori ai lavori pubblici ed all’istruzione e del responsabile del servizio lavori pubblici del Comune di Greve in Chianti, relativa all’accorpamento in un’unica sede delle due scuole dell’infanzia del capoluogo".
Inizia così la riflessione della lista Viva – Cittadini per Greve in Chianti, che candida a sindaco Simone Secchi, su un tema che interessa da vicino molte famiglie grevigiane.
"All’invito – proseguono – successivamente annullato, erano stati inviati i genitori degli alunni delle scuole. Riteniamo che una scelta così importante possa essere basata sui dati relativi alla riduzione del numero di iscritti alle scuole del Comune e per questo abbiamo chiesto e siamo in attesa di ricevere chiarimenti da parte della dirigenza scolastica".
"Attualmente – ricordano – le due scuole dell’infanzia del comune sono ospitate in due edifici molto prossimi tra loro, quello della scuola Munari e quello della Tirinnanzi. L’intenzione dell’amministrazione comunale pare che sia quello di dismettere la prima e destinarla ad altro scopo".
"Ovviamente – precisano – l’amministrazione, in quanto proprietaria degli immobili, è libera di optare per varie soluzioni ma, trattandosi di spazi pubblici, peraltro di rilevante volumetria e di collocazione strategica al centro del capoluogo, la scelta dovrebbe a nostro avviso essere portata all’attenzione di tutta la cittadinanza e non dei soli genitori degli alunni delle scuole, coinvolgendola in un percorso di partecipazione democratica dei cittadini".
"Noi – rilancia Viva – crediamo che, a prescindere dalla necessità della riunificazione delle due scuole dell’infanzia del capoluogo, la disponibilità, a partire dal prossimo anno, di uno spazio così importante come quello della scuola Munari potrebbe essere molto interessante per ospitare funzioni civiche o sedi di associazioni o attività rilevanti per il territorio e potrebbe costituire un momento importante nello sviluppo dell’offerta culturale del comune".
"Proponiamo ad esempio – spiegano – qualora questa possibilità diventi effettiva, che all’interno della scuola possa essere realizzato un piccolo auditorium-centro civico".
"Chiediamo quindi all’amministrazione comunale – concludono – di non assumere decisioni in merito alla nuova destinazione di immobili scolastici che si rendessero disponibili a partire dal prossimo anno in attesa di avviare, da parte della nuova amministrazione comunale, un percorso decisionale partecipato dopo le elezioni".
di Redazione
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