GREVE IN CHIANTI – Alla fine, dopo settimane e settimane di incontri, dialoghi, discussioni, la scelta è stata fatta. Ed è quella che era attesa.
Paolo Sottani, sindaco di Greve in Chianti da due legislature, in seguito alla legge che permette la terza candidatura nei comuni sotto i 15mila abitanti, sarà ancora una volta il candidato del Pd (e della coalizione che si formerà) alle elezioni amministrative del prossimo giugno.
“Nella serata di mercoledì mercoledì 6 marzo – si legge in una nota – l’assemblea degli eletti del circolo del Partito democratico di Greve in Chianti, in una riunione molto partecipata, ha votato all’unanimità la ricandidatura di Paolo Sottani alle elezioni amministrative del prossimo 8-9 giugno”.
“La scelta di puntare convintamente sulla candidatura di Sottani – prosegue la nota – parte dal riconoscimento del grande lavoro svolto in questi 10 anni, in cui la comunità grevigiana ha sempre trovato nel sindaco una guida autorevole, competente, appassionata e sempre aperta al confronto con i cittadini”.
“Doti rare – si sottolinea – per cui siamo grati a Paolo e che hanno portato alla piena fiducia espressa dall’assemblea del partito”.
“La scelta – viene puntualizzato – è anche il frutto di un confronto avviato nelle scorse settimane (e ancora in corso) con le varie forze che compongono il fronte del centrosinistra, che si sono ritrovate nelle linee programmatiche indicate da Sottani (che, lo ricordiamo, ha già chiuso pubblicamente le porte a una possibile alleanza con il M5S, n.d.r.)”.
“Grazie quindi a Paolo – aggiungono i Dem di Greve in Chianti – per la disponibilità a rappresentare ancora una volta la grande comunità del Pd grevigiano e a portare avanti l’azione di buon governo di questi anni”.
“Adesso tutti al lavoro – concludono – per una campagna elettorale in mezzo alle persone a sostegno del nostro candidato!”.
Rimane appunto da vedere quali alleati sosterranno Sottani e il Pd. E, in particolare, cosa farà quella parte di sinistra, come ad esempio l’attuale VIVA-Cittadini per Greve in Chianti, che (almeno in alcuni dei suoi componenti) era ed è rimasta contraria a questa terza candidatura.
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