GREVE IN CHIANTI – La notizia l'ha data questa mattina il quotidiano La Nazione: tutti assolti i 14 imputati che, a vario titolo, erano stati accusati di reati connessi alla realizzazione della nuova biblioteca di Greve in Chianti (e una parte dell'area circostante), inaugurata l'1 maggio scorso dopo uno strascico infinito di polemiche.
Anzi, in realtà è ancor più corretto dire che il Gup Silvia Cipriani non ha ritenuto ci fossero gli estremi per istruire il processo (come richiesto dal Pm Giulio Monferini che ha coordinato l'inchiesta) nei confronti dell'ex responsabile del servizio governo del territorio del Comune di Greve in Chianti Andrea Cappelli, del presidente della Tognozzi Building Emidio Petrilli e degli altri dodici.
Assoluzioni a vario titolo sia perché i fatti non sussistono, sia perché la presunta violazione del vincolo paesaggistico (quello che era stato definito il problema dei problemi") non costituisce reato.
Adesso si aspettano le reazioni grevigiane, su un'opera pubblicha che ha rappresentato per lunghi mesi il pomo della discordia fra l'attuale e la precedente amministrazione comunale.
Polemiche velenose sono strisciate ovunque. In molti ricordano l'assemblea pubblica organizzata dal sindaco Alberto Bencistà nel dicembre 2012 proprio dentro la biblioteca (clicca qui per leggere l'articolo), per spiegare i motivi che ne ostacolavano l'inaugurazione. In cui si era parlato diffusamente di quelle problematiche inerenti al percorso giudiziario che oggi si è concluso.
E se da un lato c'è un grande sospiro di sollievo nel veder togliere una spada di Damocle che pendeva su quello splendido edificio, dall'altro sarà solo l'inizio di un nuovo scambio di accuse e contro accuse. Che, a Greve in Chianti, non mancano mai… .
di Matteo Pucci
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