GREVE IN CHIANTI – Non usano giri di parole quelli del Centrosinistra per Greve per commentare l'ufficialità dell'esclusione del Comune di Greve in Chianti dall'elenco di quelli del movimento Rifiuti Zero.
"E così -dicono – alla fine, Greve è fuori dal protocollo Rifiuti Zero. E si candida come prima amministrazione a Dignità Zero. Al netto di tutti gli insulti, le invettive, il sarcasmo rivolti verso i gruppi consiliari Centrosinistra per Greve e MoVimento 5 Stelle e verso i propri stessi cittadini, al netto anche della vergogna con cui la maggioranza Pd aveva bocciato la mozione che avrebbe consentito loro uno scatto di dignità, il risultato disastroso dell’uscita dai Comuni a Rifiuti Zero è nero su bianco".
"Con la lettera del presidente di Zero Waste Italy, Rossano Ercolini, indirizzata al sindaco Sottani – proseguono – in cui Greve è sospesa dalla lista nazionale e internazionale dei Comuni Rifiuti Zero, si chiude una vicenda sconcertante, che ha evidenziato per l’ennesima volta la mancanza di sensibilità ambientale, di visione del futuro, di dignità politica e di lungimiranza economica di questa silenziosa maggioranza grevigiana".
L'accusa va infatti oltre il sindaco, e punta dritto verso colleghi di consiglio e assessori: "Silenziosa, come i consiglieri e gli assessori incapaci di prendere la parola per motivare un simile atteggiamento autolesionista, ma anche profondamente dannosa. Perché il danno fatto alla propria comunità va oltre l’egoismo di chi dice… non nel mio giardino”.
"Un danno di immagine difficilmente recuperabile – rimarcano – che dà al Comune di Greve il triste primato di prima amministrazione espulsa da Rifiuti Zero, e che potrà avere ripercussioni economiche pesantissime per un territorio che dovrebbe fare del turismo sostenibile, dell’agricoltura biologica, della tutela del paesaggio il proprio punto di forza".
Sottolineano "il disprezzo e l’arroganza con cui nel consiglio comunale del 15 ottobre e nei comunicati stampa che ne sono seguiti questa maggioranza si è rivolta a Rossano Ercolini non hanno bisogno di ulteriori commenti".
"L’immagine parla da sola – accusano – Da una parte un gruppo di amministratori incapaci di guardare al di là del proprio naso, dall’altra il “Vincitore del Premio Nobel per l’ambiente 2013” (Corriere della Sera, 15 aprile 2013)".
"Noi abbiamo scelto da tempo da che parte stare – annunciano – e rassicuriamo i cittadini del nostro territorio che non ci fermiamo qui. Continueremo a sensibilizzare, a informare, a lottare in tutte le sedi perché il Comune di Greve riacquisti la dignità perduta e riprenda un cammino faticoso ma virtuoso verso la piena sostenibilità ambientale".
"Come recita la motivazione dell’assegnazione del Goldman Environmental Prize a Ercolini – ricordano – la cui attenta lettura suggeriamo a Sottani, Saturnini senior e junior, Fossi, Pruneti, Esposito, Gatteschi: “ogni anno, gli inceneritori rimuovono migliaia di tonnellate di materiale dal flusso del riciclaggio e lo bruciano, rilasciando gas serra in atmosfera e lasciandosi dietro sostanze tossiche che mettono in pericolo la salute dei residenti delle aree circostanti”".
"Rifiuti Zero – concludono – non è un’etichetta, come sostengono altezzosi i nostri amministratori. È una strategia alternativa nella gestione dei rifiuti, che rifugge l’incenerimento e abbraccia metodi moderni e non inquinanti. Starne fuori significa non tutelare la comunità che si dovrebbe rappresentare".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA