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lunedì 4 Agosto 2025
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    Rivediamoli in Hd, il cineforum della domenica alla Casa del Popolo di Greve

    L'obiettivo è quello di riportare i film cult sul maxischermo per apprezzarli nel modo migliore, con l'audio Dolby Sorround

    GREVE IN CHIANTI – Si dice che a Greve “non c'è mai niente da fare”, ma invece, già da qualche settimana, il circolo Arci del capoluogo ha dato avvio all'iniziativa “Rivediamoli in HD”, un cineforum pensato apposta per proiettare film d'autore da rivedere, in via del tutto eccezionale, sul grande schermo.

     

    A partire dal 18 febbraio, ogni domenica alle 21, la sala Oasis è diventata e diventerà una sala cinematografica, dedicata alla visione di tanti film cult, scelti appositamente dal gruppo di organizzatori.

     

    “La rassegna cinematografica “Cinema del Popolo” ha l'obiettivo di riportare i film, visti oramai troppo spesso in bassa definizione sui piccoli schermi dei nostri computer, alla loro naturale dimensione, quella del grande schermo, "che permette di apprezzarne al meglio le qualità registiche, ed anche col giusto audio, ovvero il Dolby Surround, che ci fa sentire la colonna sonora (musiche e dialoghi) così come è stata creata dal regista”, spiega Emanuele Degl'Innocenti, uno dei responsabili.

     

    Tuttavia, non verrà seguito un particolare filone tematico e l'unico legame tra i grandi film sarà quello di poterli apprezzare nel migliore dei modi, ovvero sul grande schermo.

     

    “La selezione delle pellicole – continua Degl'Innocenti – è da cinema d'essai, quindi si punta alla qualità artistica e all'interesse culturale, senza badare che i film siano o meno campioni d'incassi o recenti, cercando di proiettare opere di grandi registi, da Kubrick a Inarritu passando per i “nostri” Virzì e Sorrentino".

     

    Spiega ancora Emanuele: "Preferibilmente puntiamo su quelle che, per motivi di distribuzione o di concorrenza con film blockbuster, sono passate inosservate alla loro uscita nelle sale cinematografiche e che non abbiamo più l'opportunità di vedere al cinema, ma che sono delle perle d'autore da vedere su grande schermo. Tutti i film vengono proposti in italiano: questo perché, oltre alla facilità di interpretazione da parte degli spettatori, vogliamo anche celebrare la scuola di doppiaggio italiana, considerata una delle migliori al mondo”.

     

    Per ora, già tre film sono stati proiettati e tanti altri sono in programma. Fino ad adesso l'iniziativa sembra aver interessato molte persone e la partecipazione è stata certamente molto buona. Si prospetta infatti che le proiezioni si prolungheranno fino a maggio, probabilmente anche oltre se il pubblico continuerà ad essere così numeroso. E partecipare sarà facilissimo: l'ingresso è gratuito, servirà soltanto mostrare la propria tessera Arci.

     

    “Solitamente le serate si svolgono con una breve presentazione del film e delle opere del regista, segue poi la proiezione – continua Emanuele – Dopodiché vengono proposte spiegazioni piuttosto semplici sulle tecniche di ripresa utilizzate per dare una determinata sensazione allo spettatore e vengono proposti altri film nei quali sono utilizzate le stesse tecniche. Si ha poi un'analisi della sinossi del film e del messaggio che vuole passare allo spettatore".

     

    "Su quest’ultimo gli spettatori sono invitati a dare la propria opinione – dice Emanuele – e si cerca di avere un dibattito che risulta sempre costruttivo e che ci porta anche ad avere proposte per i titoli da vedere nelle serate successive. Terminato il dibattito vengono proposte altre opere di diversa natura, dalla pittura ai fumetti ai libri, che seguono lo stesso filone narrativo o a cui il regista si è ispirato”.

     

    Un'immersione totale nel mondo del cinema e non solo quindi. Conclude Emanuele: “Questa attività nasce per creare aggregazione sociale in un posto, la casa del popolo, che è stata costruita dalla popolazione con questo scopo, e che, in un periodo storico in cui la condivisione e la partecipazione alle attività collettive sta lasciando il passo al dilagante individualismo, vuole e deve farsi carico di proporre attività che cerchino di ricreare un tessuto sociale che si sta perdendo. Per questo ogni domenica sera cerchiamo di sentire la voce degli spettatori, capire se il film è piaciuto o meno e farci proporre opere da far vedere nelle serate a venire”.

    di Giulia Baldi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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