GREVE IN CHIANTI – Perché si scelgono degli specifici vini, quale idea si cela dietro la creazione di una ricca cantina, qual è il filo conduttore che crea fiducia tra il venditore e l’acquirente?
Lo abbiamo chiesto a Barbara Jakusconek, chef e sommelier della Gastronomia GiaBaR a Greve in Chianti.
“Insieme a Giacomo abbiamo sempre avuto le idee assolutamente chiare – inizia Barbara – la nostra selezione parte dalla visita in prima persona di piccole aziende. E dalla nostra valutazione sull’impegno dei produttori nel rispettare l’ambiente, il voler valorizzare il terroir in cui le aziende insistono, e la costante ricerca della qualità in ogni parte del ciclo produttivo. Chi viene da noi ha la certezza di trovare vini difficilissimi da trovare altrove e di alta qualità”.
“Ogni etichetta che abbiamo in Gastronomia – prosegue – non è un modello di marketing, ma il frutto di un impegno costante nella ricerca della compatibilità ambientale e nella qualità della produzione. Per aiutare i nostri clienti nella scelta, oltre a poter chiedere a noi dei consigli, tutti possono leggere le caratteristiche di ogni vino, dietro al cartellino “Drink Me” appeso ad ogni bottiglia. Un gran lavoro ma sempre volto a guidare i nostri clienti verso una scelta consapevole”.
“Abbiamo circa 50 etichette diverse – Barbara descrive la cantina – tutte bottiglie accuratamente selezionate e tutte con un’anima speciale. Ci sono le bottiglie del Solatione, di San Casciano, “una piccola Azienda con un grande vino” (questo è il loro slogan e spiega il senso del loro lavoro). Potete trovare Bajaja, un’azienda piemontese che produce vini in anfora, che si racconta come vera e propria custode della biodiversità che caratterizza il magnifico territorio del Roero”.
“Spostandosi in Valtellina – prosegue con la descrizione – abbiamo trovato in mezzo ai terrazzamenti di muri a secco, i vini di Boffalora. La definiscono la viticoltura eroica e ci sarà un motivo: la fatica ed il sacrificio si sentono tutti nel prodotto eccezionale che ne deriva”.
Poi ci sono i vini di Crespaia, nelle Marche in provincia di Fano: “Un luogo autentico, che mira al lusso della semplicità, famoso per il Bianchello delle Marche”.
Restando in zona Greve in Chianti “potremmo parlare di un eccezionale Castellinuzza e Piuca, una piccola azienda lamolese che non ha bisogno di presentazione”.
A queste si aggiungono Il Cocco da Moltalcino, Il Poggerino da Radda in Chianti e tante altre etichette, “che potrete bere al calice per un nostro aperitivo – conclude Barbara – oppure potrete comprare le bottiglie e berle al tavolo. O portarle a casa, per godervele in una bella cena con gli amici”.
La Gastronomia GiaBaR, con ingresso dapiazza Angelo Vassallo a Greve in Chianti, vi aspetta dal martedì al sabato, dalle 10 alle 15 e dalle 17 alle 21.30. E la domenica dalle 12 alle 21.30.
La prenotazione è consigliata: potete chiamare il numero 0558027904, oppure al mobile 3898863850.
Mail: gastronomia.giabar@gmail.com
Pagina Facebook: www.facebook.com/Gastronomia-Giabar-103832838844634
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