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giovedì 27 Marzo 2025
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    Primo colpo di benna per l’ecomostro di Greve: Querciabella sana una ferita

    Momento simbolico per un grande progetto di recupero, in armonia con l'ambiente. Per tutto il Chianti

    GREVE IN CHIANTI – Anche il sole, in un sabato di maggio semi autunnale, ha voluto dare il suo saluto al primo colpo di benna che ha iniziato il lavoro di demolizione del cosiddetto ecomostro all'ingresso di Greve in Chianti, lungo la via Chiantigiana, sul lato sinistro (arrivando da Firenze).

     

    Un momento simbolico (nei prossimi mesi ci saranno gli altri passaggi tecnici, fino al via ufficiale dei lavori), che rappresenta per Greve (e il Chianti) una sorta di giorno di liberazione.

     

    Il tutto grazie alla sensibilità e alla voglia di investire dell'azienda agricola Querciabella, che proprio lì (il progetto è dell'architetto Spartaco Mori) realizzerà un radicale intervento architettonico e paesaggistico per creare, oltre a spazi e nuove funzioni aziendali, anche aree destinate alla fruizione pubblica e alla didattica ambientale.

     

    Lo hanno chiamato "Demolition Day", vissuto con il sorriso delle belle occasioni dal proprietario e presidente onorario di Querciabella Sebastiano Cossìa Castiglioni (nella foto in alto), accompagnato – fra gli altri – dall'amministratore delegato Roberto Lasorte.

     

     

    "Un momento importante per Greve ma anche per tutto il Chianti – ha sottolineato il sindaco Paolo Sottani – essendo questa una porta di accesso a tutto il territorio. Una ferita che si va a sanare, per un'area rimasta per molti anni in degrado totale. Per me, forse, la soddisfazione più grande alla fine del mio mandato. E' un'opera che va a interesse tutta la comunità".

     

    "Il tutto – ha tenuto a dire il primo cittadino – Grazie a una grande azienda che ha deciso di investire ancora sul nostro territorio. Un'azienda biologica e bio dinamica, che dimostra attenzione all’ambiente anche in questa sua scelta".

     

    Particolarmente contenta anche Carlotta Gori, direttore generale del Consorzio Vino Chianti Classico: "Siamo davvero onorati che un'azienda associata al Consorzio, che da decenni rappresenta il nostro territorio con vini splendidi, intraprenda un percorso del genere".

     

    "Anche il Consorzio – ha sottolineato Gori – ha del resto compreso da tempo che un prodotto di eccellenza deve rispecchiare un territorio di eccellenza. Un patrimonio ambientale e umano inestimabile. Un intervento come questo, realizzato da un'azienda che da sempre propone prodotti di eccellenza, va a valorizzare tutto il Chianti".

     

    Infine, prima del via alle ruspe, la parola a Sebastiano Cossìa Castiglioni: "Il ringraziamento alle autorità presenti, dall’Europa alla Regione a tutte le istruzioni. Essere qui oggi è il segno tangibile che quando si lavora insieme si realizza un progresso che va a beneficio di cittadini e ambiente".

     

    "Ringrazio Greve in Chianti – ha proseguito – che ci accoglie dal 1974. Speriamo che apprezzi una iniziativa come questa, in cui a un abuso edilizio si sostituisce un edificio in bio architettura, un vigneto didattico. Una cosa del genere non poteva che nascere in Toscana, speriamo che serva anche di esempio".

     

     

    "Querciabella promuove un'agricoltura in armonia con l’ambiente – ha ricordato tratteggiando il profilo che ha voluto dare da decenni all'azienda – considerato parte di una armonia fondamentale. In cui siamo ospiti. Senza compromessi, che prescinda dalla chimica, dalla modificazione genetica, che si inserisca e protegga il paesaggio".

     

    "Vorrei augurare a tutti noi – ha concluso – una maggiore interazione fra chi produce vino, fa agricoltura, amministra. Per questo il vigneto e giardino didattico saranno a disposizione di tutti, dalle scuole elementari all’Università. Per le giovani generazioni che, come abbiamo visto, affrontano i temi dell’ambiente e della crisi climatica".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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