GREVE IN CHIANTI – “Senza volontari come lui, l’associazione oggi non ci sarebbe…”.
“Faceva almeno tre o quattro notti ogni settimana”.
” Mi ha insegnato tutte le strade sperse nei boschi”.
“Arrivavamo in tempo perché conosceva tutti e tutte le case”.
“Ha dato la sua vita al lavoro e all’AVG, con una umiltà rara”.
“Ha insegnato tanto a tutti”. “Insieme eravamo una famiglia”.
Sono solo alcune delle parole con cui Mauro, Daniele e Marco, volontari di oggi, ricordano Fabrizio Merendoni, storico volontario dell’AVG di Greve in Chianti che se n’è andato nei giorni scorsi.
Ma, forse, una delle frasi che più colpiscono è questa: è “Mi dispiace, non ho neanche una foto di Fabrizio in divisa…”-
Perché la cifra che lo ha distinto, nella vita e soprattutto nella vita da soccorritore volontario, è stata forse la discrezione.
Un uomo che c’era per gli altri, senza clamore, senza esibizione, nelle notti di chi soffre, nel suo paese.
Raccogliendo le parole dei Fratelli soccorritori si percepisce l’enorme perdita che l’AVG subisce con la scomparsa di quest’uomo.
“Come volontari – dicono dall’Associazione Volontariato Grevigiano – ma soprattutto come cittadini, riserviamo a Fabrizio Merendoni un profondo senso di gratitudine, umana e civica”.