GREVE IN CHIANTI – “Leggendo sul Gazzettino del Chianti della diatriba fra le cooperative di Greve e San Polo, ci aspettavamo di trovare da qualche parte la notizia che per noi è la più grave e la meno aspettata proprio all’interno del mondo delle cooperative, ovvero il licenziamento di una dipendente della coop di San Polo temporaneamente inabile al lavoro”.
A dirlo è Sonia Butini, coordinatrice del MoVimento 5 Stelle nel Chianti fiorentino.
“La lettera di licenziamento arrivata alla lavoratrice – dice Butini – è stata seguita da una seconda lettera della cooperativa che annullava la precedente, ma che non consentiva il rientro al lavoro nonostante la disponibilità data dalla lavoratrice stessa”.
“Non vogliamo entrare nel merito delle dinamiche litigiose tra i due presidenti – precisano dal M5S – auspichiamo solo che si tenga conto esclusivamente di ciò che è meglio per la comunità di San Polo”.
“Ma in mezzo al litigio funesto – precisano – la cooperativa di Greve è andata in soccorso alla richiesta della Coop di San Polo, inviando prontamente un sostituto al posto della lavoratrice licenziata, almeno per un periodo”.
“Dopo di che – prosegue Butini – risulterebbe un’assunzione temporanea della Coop di San Polo sempre a copertura del licenziamento”.
“Trattandosi di una cooperativa e non di un privato – evidenzia il M5S – ci si aspetterebbe che alla base ci fossero etica e valori così da non sottoporre chi lavora a trattamenti opportunistici e diciamo alla stregua del tanto avversato (evidentemente solo a parole) e vituperato jobs act”.
“La signora lavorava in quella cooperativa da più di 10 anni – ricorda Butini – ha avuto la sfortuna di ammalarsi seriamente e per un periodo di tempo ha dovuto e dovrà svolgere solo determinate mansioni, per esempio quella di cassiera. Invece, evidentemente, si è preferito fregarsene della sua temporanea fragilità dandole il benservito”.
“Come si coniuga tutto questo con l’essere cooperativa – domandano – i cui capisaldi sono mutualità, solidarietà e democrazia? Cosa pensa di tutto questo la Lega delle Cooperative?”.
“E l’amministrazione comunale – rilanciano – chiamata in causa dalla Coop di San Polo per la gestione del vecchio immobile sul quale hanno progetti da anni, cosa ne pensa di questa gestione del personale a dir poco leggera, non solidale e assolutamente antidemocratica? Perché questo triste silenzio sull’episodio da parte di tutti?”.
“Auspichiamo – conclude Butini – che questa lavoratrice possa tornare al più presto pienamente in salute, e che queste tristi vicende scompaiano almeno dall’orizzonte di mondi che dovrebbero essere i primi a garantire i fondamentali dell’occupazione”.
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