SPEDALUZZO (GREVE IN CHIANTI) – Una pianta da record. Passando da Spedaluzzo, il “passo” che divide la parte nord del comune di Greve in Chianti da tutto il resto del territorio, oltre che una vista mozzafiato su ciò che il Chianti rappresenta, vigne, casali in pietra, colline brulle e boschive, lo sguardo che si perde in un orizzonte che va sfumandosi mescolando i colori del cielo e della terra.
Guardando verso il villaggio di case, tutte in pietra, che si trova proprio sullo scollino, potreste scorgere dei fiori viola che sovrastano un muro di recinzione.
Sono i fiori di un cardo gigante inerme, una pianta che generalmente non supera il metro e mezzo, ma che nel giardino di Gabriele Boretti ha raggiunto i 3 metri di altezza.
“Mi sono innamorato di questa pianta – Gabriele inizia così il suo racconto – quando a Torino, in vacanza, ho visitato un giardino botanico e l’ho vista. Era nel momento di fioritura, che sarĂ a fine mese e quei fiori viola mi hanno fulminato”.
“Ho cercato informazioni su cos’era di preciso – prosegue – come andava curata e a cosa serviva. Poi, qualche anno fa, ho deciso di cercarne delle piantine, le ho trovate in un vivaio qui vicino e da li è esplosa la mia passione per queste piante”.
“Sono piante orticole della famiglia delle composite o asteracee – ci spiega – la parte che generalmente tutti raccolgono per consumarla è la costa delle foglie, larga e carnosa; ma io le considero e le tratto come se fossero solo piante ornamentali, mi piacciono in ogni loro aspetto”.
“Le grandi foglie che ricordano le palme – descrive – e poi questi steli con i fiori all’estremitĂ , che inizialmente assomigliano a dei carciofi. Ma a fine giugno si aprono e si trasformano in una cascata di colori viola, con tantissime sfumature all’interno”.
“Aspetto tutto l’anno per vedere quei fiori sbocciare – ci racconta emozionato – rimangono al massimo del loro splendore per circa 15-20 giorni, poi cominciano a perdere il colore ed i pistilli che li contraddistinguono”.
“Quando vedo che stanno variando il viola – rimarca – li raccolgo e li faccio seccare. Una volta seccati per bene, si mantengono a lungo e diventano un elemento d’arredo splendido”.
“Ho voluto raccontarvi questa storia – ci spiega – perchĂ© spero che qualcuno sia curioso di vedere queste piante. Lascio la mia mail, gabribore@virgilio.it, per chiunque volesse venire a vederle o fosse interessato a prenderne dei semi, dei fiori o scoprire come le tratto per farle diventare così grandi”.
“Se continuano di questo passo – conclude sorridendo – mi occuperanno tutto il giardino, dovrò farmi coraggio e toglierne qualcuna, perchĂ© si sono propagate da sole e mi dispiace non farle crescere tutte”.Â
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