GREVE IN CHIANTI – La presidenza di una commissione (Attività produttive, Turismo, Assetto del territorio, Lavori Pubblici, Ambiente, Infrastrutture) che non arriva. E i tre gruppi consiliari di opposizione in consiglio comunale che attaccano subito l'impostazione data dal neo sindaco Paolo Sottani e dal gruppo di maggioranza.
"Le parole – dicono il M5S e Centrosinistra per Greve – acquistano spessore e credibilità solo quando sono seguite da atti e fatti. Durante la campagna elettorale il sindaco Paolo Sottani ha parlato di trasparenza e partecipazione dei cittadini. Un concetto ribadito in occasione del discorso di insediamento tenuto al suo primo consiglio comunale nelle vesti di sindaco di Greve in Chianti, dove ha espresso la volontà di essere il sindaco di tutti, anche delle forze di opposizione".
"E per saggiare la consistenza di queste parole – dicono ancora – congiuntamente con Forza Italia abbiamo chiesto, durante questo consiglio, dedicato sostanzialmente alla costituzione delle commissioni permanenti e alla nomina di presidente e vicepresidente del consiglio comunale, di concederci solo ed unicamente la presidenza della commissione numero 4 (Attività produttive, Turismo, Assetto del territorio, Lavori Pubblici, Ambiente, Infrastrutture)".
"Il lavoro di questa commissione in un territorio come Greve in Chianti – spiegano – è estremamente delicato, posti i numerosi casi di cantieri autorizzati e poi bloccati durante la passata legislatura e poste le illazioni di presunti interessi particolari che hanno sospinto la candidatura a sindaco di Paolo Sottani. Concedere alle opposizioni la presidenza della commissione n° 4 avrebbe avuto l'effetto di tacitare le preoccupazioni di una parte dei cittadini sulle reali intenzioni in tema di urbanistica della attuale amministrazione, senza nulla togliere alla direzione dei lavori da parte della coalizione Pd-Psi, stante il numero maggioritario di membri in tutte le commissioni stabilito per statuto e il parere non vincolante per il consiglio comunale delle commissioni stesse".
"Insomma – dicono ancora – un bel gesto che non avrebbe tolto niente al ruolo primario, che è giusto che ricopra chi ha vinto le elezioni. Un bel gesto, significativo, che però non c'è stato. Paolo Sottani affermando che il presidente della commissione numero 4 dovrà avere con lui un rapporto di collaborazione stretta (ma il nostro candidato avrebbe assicurato questa collaborazione) ha ricusato la richiesta. Nessuna presidenza quindi alle forze di opposizione quindi".
"Chi dalle elezioni è stato legittimato da un così largo consenso – concludono – rischia di instaurare una “dittatura della democrazia”, se della democrazia non ne ha un senso profondo, senza nulla concedere alla dialettica delle opposizioni, che in una sana democrazia svolgono un ruolo essenziale. Il "passo" del sindaco Sottani per ora va sempre nella stessa direzione. Non resta altro che attendere quei fatti concreti che diano finalmente il senso di un cambiamento reale nella politica grevigiana".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
