GREVE IN CHIANTI – Continua ormai senza sosta l'arrivo dei giovani registi dello Slow Movie Contest nei comuni del Chianti: si danno in pratica il "cambio", ne parte uno e arriva il successivo. Sempre in un comune diverso.
Il 24 luglio arriva a Greve in Chianti Amanda Rodriguez (in foto), regista spagnola che girerà in particolare riprendendo le attività del cestaio di Panzano Giocondo Fagioli, di Franco Bozzi che fa sculture in legno riciclato, di Leonardo Del Giudice che ha una fonderia artistica, e di Patrizio (tornitore).
Dopo gli studi in comunicazione audiovisiva all’Università Pontificia di Salamanca, Amanda ha studiato regia alla ECAM (la Scuola di Cinema e Televisione di Madrid). Nel 2010 ha ottenuto una borsa di studio per uno scambio con l’ENERC (la Scuola Nazionale di Sperimentazione e Realizzazione Cinematografica) di Buenos Aires, dove ha completato la sua formazione.
Attualmente si "destreggia" fra il suo lavoro da produttrice per la Zarpruder Films e la pre-produzione del suo primo lungometraggio, le cui riprese dovrebbero iniziare nel 2014. ”La Tercera Historia”, il cortometraggio che costituiva il so progetto di fine corso all’ECAM, e grazie al quale è stata selezionata per Slow Movie Contest, dopo essere stato proiettato al festival spagnolo di Seminici, e a “La semana del cortometraje de la comunidad de Madrid” , arriverà in Italia, al Medfilmfestival di Roma, (dal 24 al 29 giugno) e al Festival di Brescello (dal 21 al 23 luglio), dove sarà in concorso
"Non ho avuto ancora l’opportunità di venire in Toscana o a Greve in Chianti – dice Amanda – anche se conosco una parte di questa regione attraverso il cinema, e i film emblematici che vi sono stati girati, quali “Il paziente inglese”, “Io ballo da sola”… . Trovo meravigliosi il paesaggio, il carattere atemporale dei paesi, e la qualità di vita che sembra si respiri da voi: per questo ho molta voglia di conoscere questi luoghi".
"Per questa esperienza – sottolinea – mi sto documentando, cercando di reperire tutta l’informazione a mia disposizione, per sfruttare al massimo la mia permanenza e realizzare un buon corto. Voglio arrivare ad avere una visione completa della zona e dei suoi dintorni: in poche parole, comprendere a fondo lo stile di vita di Greve in Chianti".
"Internet ci permette di accedere ad un’enorme quantità di informazioni – ricorda – non solo a livello tecnico, ma anche di sensazioni: esperienze personali, commenti dei viaggiatori e impressioni della gente che è passata da lì o che lì vive. Il mio lavoro si concentrerà nel cercare di riflettere il carattere della città e l’influenza dell’artigianato. Con il mio corto filmerò lo spirito della zona, cioè il colore e l’essenza di una città pittoresca ritratta attraverso il suo paesaggio. Il genere oscillerà fra il documentario e la storia di finzione, in cerca di quella tensione che permette di avvicinarsi alla cultura popolare italiana attraverso la costruzione di una storia".
"Ho avuto la fortuna di diplomarmi in arte – conclude – e per questo sono entrata in contatto con molte discipline, quali la scultura o la pittura. Inoltre la mia famiglia è sempre stata molto in contatto col mondo dell’artigianato, per questo sono molto sensibile al metodo di lavoro di uno scultore, ad esempio, che in fondo non è tanto diverso da quello di un cineasta".
di Redazione
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