GREVE IN CHIANTI – Il variegato mondo della scena toscana, sospeso tra ironia, memoria, leggerezza, è pronto a rileggere in chiave artistica temi e fatti del nostro presente; con alcune delle sue più accreditate compagnie nel panorama regionale.
Sono otto le serate sulle quali le luci del glorioso Teatro Boito, lo storico stabile chiantigiano caratterizzato complessivamente da circa 200 posti, a partire da venerdì 8 novembre, si accenderanno nell’ambito del nuovo cartellone teatrale, promosso e sostenuto dal Comune di Greve in Chianti.
Otto momenti collettivi che suonano come un invito, rivolto alla comunità dall’assessorato alla Cultura, a fermare il tempo, salire sul ponte che unisce drammaturgia classica e produzioni innovative, a riflettere e dedicarsi un ventaglio di opportunità di ascolto, partecipazione e condivisione.
E’ una stagione dalle molteplici sfumature culturali, incorniciata da spettacoli comici e musicali, pièces legate alla tradizione e momenti di arricchimento per tutte le età, quella che l’amministrazione comunale ha confezionato anche quest’anno con l’obiettivo di promuovere i linguaggi e le espressioni teatrali della contemporaneità.
“Il palcoscenico grevigiano si prepara ad alzare il sipario – commenta l’assessora alla cultura Monica Toniazzi – con un’ampia offerta di proposte sceniche”.
“Che spaziano – prosegue – dalle commedie di impostazione vernacolare fiorentina ai monologhi al femminile, dagli spettacoli che intrecciano note e parole ai titoli che fanno riemergere pagine della letteratura del passato ed altri che invitano a non dimenticare”.
“Il teatro è memoria, è impegno civico, è volontà di accogliere e investire sul valore della testimonianza come fondamento dell’identità sociale e culturale – aggiunge l’assessora – Allo stesso tempo è specchio di una realtà che vuole vivere il “qui e ora”, una dimensione che nasce dal collage di frammenti, visioni e emozioni che descrivono e interpretano vizi e virtù della condizione umana attuale”.
“Abbiamo lavorato alla definizione di un palinsesto orientato a creare un’armoniosa convivenza – tiene a specificare – un equilibrio tra i diversi colori dell’arte della scena con uno sguardo attento alle pari opportunità, alla cultura del rispetto e della legalità”.
“Questo – conclude Toniazzi – perché siamo convinti che il teatro sia prima di tutto un bene comune, un’attività aperta e inclusiva, uno spazio di libertà. Il teatro è di tutti e per tutti, come dimostra anche il costo degli ingressi e dell’abbonamento all’intera stagione, formula vantaggiosa e a portata di ogni famiglia”.
Il programma nel dettaglio
Primo appuntamento ad aprire il calendario, l’8 novembre, è La Compagnia Mald’Estro con “Gallina vecchia” di Augusto Novelli, rivisto e diretto da Alessandro Calonaci.
La vis comica del celebre drammaturgo fiorentino tornerà il 17 gennaio con “L’acqua cheta”, prodotto dalla Compagnia La Soffianella per la regia di Claudio Frosini.
Tra gli spettacoli che si legano alle giornate commemorative e ai messaggi di denuncia sociale spiccano, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “Stai zitta!” monologhi intrecciati – voci di donna, scritto e diretto da Viviana Ferruzzi in collaborazione con Michela Stellabotte.
La produzione, in programma il 22 novembre, è siglata dalla Compagnia La Tarumba.
Altro appuntamento che richiama la mission del teatro civico è “La legge del carciofo”, liberamente ispirato al volume “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, in occasione della Giornata Nazionale della Legalità.
Il lavoro drammaturgico, scritto e diretto da Viviana Ferruzzi, si terrà il 23 maggio con l’intento di ricordare appunto le vittime di tutte le mafie e ricordare la Strage di Capaci del 23 maggio 1992. Lo spettacolo è presentato dal laboratorio Large de La Tarumba.
E’ destinata a rievocare un anniversario speciale, i 100 anni della morte del grande compositore Giacomo Puccini, la serata lirica che il 6 dicembre prenderà forma con “La stagione dei fiori – Una piccola Bohème per grandi sognatori”, opera del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, realizzata in coproduzione con Venti Lucenti.
Nel mese di febbraio sono previsti due eventi da non perdere: il 7 L’Ultima Fila, una compagnia composta da giovani chiantigiani, presenta “Cicella”, frutto di un adattamento di una novella de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Per la regia di Giacomo Cassetta.
E’ atteso invece per il 28 febbraio il gradito ritorno a casa del chiantigiano Lorenzo Baglioni, autore e interprete di “Canzoni a Colori” con la partecipazione del co-autore Michele Baglioni.
Anche nella data che sancisce l’inizio della stagione primaverile, il 21 marzo, l’invito è a recarsi a teatro per condividere un’interessante occasione culturale che intreccia teatro e letteratura contemporanea.
E’ la Compagnia DireMare Teatro Aps a proporre “Aiace alla spiaggia”, spettacolo ispirato al libro “L’ultimo Rais di Favignana” di Massimiliano Scudeletti. La regia è di Alessandro Varrucciu. Durante la serata sarà disponibile il libro alla presenza dell’autore.
E’ possibile abbonarsi all’intera stagione al costo di 25 euro. Il biglietto singolo è pari a 5 euro a spettacolo. I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del teatro dalle ore 20.45.
Sarà possibile prenotare il proprio abbonamento fino al giorno del primo spettacolo alla mail: a.molletti@comune.greve-in-chianti.fi.it oppure presso la biglietteria prima dello spettacolo dell’8 novembre.
Inizio spettacoli: ore 21.15. Info: Ufficio Promozione Turistica Comune di Greve in Chianti (0558545271); Teatro Boito (055853889).
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