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giovedì 25 Aprile 2024
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    Via i medici dalle ambulanze nel Chianti. L’Avg: “In aprile Giani scriveva questo a un grevigiano…”

    L'associazione rende noto cosa rispondeva il presidente regionale, girando una lettera del dg della Asl, a un cittadino preoccupato: "Non è stata programmata alcuna riduzione del servizio"

    GREVE IN CHIANTI – Una lettera. Inviata per conoscenza all’Avg, Associazione Volontariato Grevigiano.

    Nella quale il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, risponde a un cittadino grevigiano, preoccupato per le voci che nel marzo scorso si iniziavano a percepire su modifiche a bordo dei mezzi 118 nel Chianti fiorentino.

    “Questo cittadino di Greve – dicono dall’Avg – ex volontario, a metà marzo, preoccupato per le voci che circolavano circa la volontà della Asl Toscana Centro di eliminare il medico dall’ambulanza di emergenza del 118 e di conseguenza eliminare la postazione di Punto di Primo Soccorso da Greve in Chianti, aveva inviato una lettera al presidente della Regione Giani chiedendo se queste voci erano vere oppure no”.

    “Il presidente Giani – rivela l’Avg, su consenso del diretto interessato – risponde a questo cittadino inviandoli una lettera datata 13 aprile 2022, a firma del direttore generale della Usl Toscana Centro dottor Morello, in cui viene, testualmente, riportato: … Vogliamo rassicurare il cittadino, in quanto non è stata programmata alcuna riduzione del servizio…”.

    “Intanto – proseguono dall’Avg – apprendiamo, dalla stampa, che è stato eliminato dal 16 giugno il medico dall’ambulanza, e quindi verrà meno anche il servizio di Primo Soccorso a San Casciano”.

    “Nelle riunioni fatte – proseguono – a maggio di quest’anno, tra i Vertici dell’Asl Toscana Centro e le associazioni di volontariato dei tre comuni, era stata prospettata la possibilità di una soluzione che prevedeva un’auto medica e due ambulanze con l’infermiere, a girare fra le tre associazioni di volontariato di San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti”.

    “Ma hanno anche evidenziato – puntualizzano – la possibilità di una sola ambulanza con il medico e due con l’infermiere. Tutte e tre le associazioni e i tre sindaci erano contrari a questa soluzioni”.

    “Domanda – dicono provocatoriamente dall’Avg – ma i vertici della Asl Toscana Centro sono mai saliti su una delle ambulanze dei tre comuni, ritrovandosi in località dove non prende né il cellulare né la radio di bordo? L’infermiere a questo punto cosa può fare?”.

    “Sanno – incalzano – che a volte per arrivare su un posto, sperduto nelle campagne, in inverno, con il ghiaccio, il buio, ci vogliono anche oltre 50 minuti per giungere sul luogo della chiamata. E che per tornare all’ospedale più vicino ce ne vogliono altrettanti?”.

    “Sono a conoscenza – aggiungono – che il comune di Greve in Chianti da solo ha una estensione di 170 Kmq (l’ottavo comune di Italia per estensione) e ha circa 250 km di strade vicinali? I vertici della Asl Toscana Centro hanno mai percorso una di queste stradine dove a volte l’ambulanza passa per il rotto della cuffia, ritardando così i tempi di arrivo? A noi sembra che non conoscano niente di tutto ciò!”.

    “Ma naturalmente – accusano – si prendono le decisioni senza interpellare e ascoltare coloro che sono sul campo: i volontari, appunto. Che sono sempre pronti e disponibili a tutte le esigenze e che in tutti questi anni (specie durante la pandemia) non si sono mai tirati indietro come è nel loro spirito e vocazione. Quanti soldi ha risparmiato la Regione Toscana grazie al supporto di tutti i volontari della Regione Toscana? Oltre un miliardo di euro!”.

    “Forse – suggeriscono dall’Avg – sarebbe opportuno tagliare altre cose più futili che arrivare ad eliminare i medici da queste postazioni. Ricordiamo che sono stati chiusi piccoli ospedali nei tre comuni con l’accordo che almeno dovesse rimanere un medico con una postazione di primo Soccorso 24 ore al giorno per 365 giorni”.

    “Forse – concludono – sarebbe ora di rendere pubblico ad associazioni di volontariato, medici, infermieri e sindaci il Piano di Riduzione del Servizio Medico di Emergenza 118, che è da tempo tenuto segreto. Forse questo permetterebbe di mediare con le reali esigenze locali, che sembrano non essere ben chiare ai redattori di tale piano”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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