Tra le iniziative culturali di area che sono riuscite a superare le barriere dei confini amministrativi provinciali e le relative limitazioni in termini di condivisione progettuale tra il versante fiorentino e quello senese del territorio chiantigiano, gli “Itinerari Vocali del Chianti” si sono conquistati un posto di primo piano.
Il valore della rassegna, promossa e organizzata dall'associazione “Coordinamento delle Corali del Chianti fiorentino e senese” e patrocinata e sostenuta dagli otto Comuni, con Greve capofila, va ben oltre il merito della qualità artistica delle performance canore che vengono proposte nelle piazze dei borghi chiantigiani, nei mesi di maggio e giugno, dalle formazioni locali e da quelle ospiti.
La presenza radicata e diffusa, a livello locale, di corali generalmente attive durante tutto l'anno, anche grazie alle disponibilità di spazi parrocchiali, e il lavoro di coordinamento svolto con tenacia e competenza dal presidente dell'associazione, Angiolo Fossati, hanno infatti consentito di tessere una proficua rete di rapporti e di giungere a una programmazione condivisa, con le rispettive amminstrazioni comunali, per unire risorse e realtà locali e promuovere un Chianti a una sola voce.
Nelle quindici edizioni, con quella in corso, della rassegna sono state invitate e ospitate complessivamente oltre 300 corali, delle quali circa una quarantina di provenienza internazionale, con repertori musicali modulati di volta in volta in funzione delle ricorrenze e dei temi prescelti nelle varie annate.
Il coro della Cappella musicale di San Bartolomeo (Barberino Val d'Elsa), il coro polifonico del Chianti (Greve in Chianti), la corale Santa Lucia al Borghetto e il coro Doc Gospel di Marcialla (Tavarnelle), la Schola Cantorum (Castellina in Chianti), il coro Quodlibet (San Casciano) e la corale San Niccolò (Radda in Chianti) operano, in questo contesto, come componenti di un movimento canoro rappresentativo di tutto il Chianti: sia quando, per esempio, gli “Itinerari Vocali” hanno celebrato il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia con i canti risorgimentali, sia quando, come nel caso specifico di quest'anno, lanciano un messaggio di solidarietà verso le popolazioni emiliane colpite dal terremoto nel 2012, invitando come ospiti proprio alcuni gruppi corali dei territori interessati dal sisma.
Dopo i concerti già tenutisi il 17 maggio scorso a Barberino Val d'Elsa della corale Regina Nivis di Carpi (MO) e, il 23 a Greve, del coro CAT Gardeccia di San Giovanni in Persiceto (BO), il prossimo appuntamento è in programma per le ore 17.30 di domenica prossima, 31 maggio, al teatrino della chiesa di Santa Lucia al Borghetto di Tavarnelle, con il Muppet's Choir di Montale Rangone (MO).
Il cartellone prevede poi: il 7 giugno, il coro Scaricalasino di Monteghidoro (BO) nella sala della Filarmonica di Gaiole, alle 17.30, e la Cappella musicale di San Biagio di Cento (FE) nella chiesa di Santa Maria del Gesù di San Casciano, alle 21.30; il Faith Gospel Choir di Carpi e il coro Sibilla di Macerata nel convento di Santa Maria a Radda il 13 giugno, alle 21.15; il Ravel Ensemble di Sasso Marconi (BO) e il Baluardo gruppo vocale lucchese in Piazza del Comune a Castellina, il 21 giugno, alle 17.30.
Infine, il coro Castiglionese di Castiglione dei Pepoli (BO) e il coro La Grolla di Livorno a Villa a Sesta, nel Comune di Castelnuovo Berardenga, il 28 giugno, alle 17.30.
“Tutto è nato a fini di aggregazione e per la voglia di stare insieme – afferma Angiolo Fossati – perchè il canto aiuta a superare difficoltà di varia natura”.
Ed è con lo stesso spirito che, in questi giorni, le corali del Chianti accolgono le formazioni ospiti provenienti dalle province di Modena, Ferrara e Bologna, lanciando un messaggio di vicinanza e solidarietà verso quei luoghi, anche quando l'onda alta dell'attenzione mediatica per gli stessi è passata, che riempe d'orgoglio tutta la comunità chiantigiana.
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