Socrate sosteneva: “Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza”.
La conoscenza dell’ambiente e della fauna, e di conseguenza la tutela della biodiversità, rappresenta di sicuro un bene immenso che la comunità può farsi. Investendo in queste tematiche investiamo sul nostro futuro, e, proprio per questo, diventa necessario cambiare approccio ampliando il nostro sapere, la nostra curiosità, diventando più rispettosi e sostenibili.
Troppo spesso la flora e la fauna vengono associate a un qualcosa di esotico, lontano, quasi marginale, senza renderci conto che in un paese come l’Italia, proprio la natura questa sconosciuta, è fra le più belle, diverse e ricche del pianeta.
Ma cos’è la fauna selvatica?
Il termine fauna viene definito come un termine “collettivo” all’interno del quale si riunisce l'insieme delle specie animali che popolano un dato territorio o un particolare ambiente. La loro presenza in una determinata area del pianeta si lega indissolubilmente alla presenza e alla varietà della flora e di conseguenza dell’intero ambiente.
Perchè è importante conoscere e gestire la fauna selvatica?
Innanzitutto perchè l’Italia ha un patrimonio ambientale ricco in termini di biodiversità, unico in Europa: con le sue circa 58 mila specie accoglie un terzo di tutta la fauna europea. Oltre ciò con la Legge Nazionale 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) la fauna selvatica è definita come res communitatis ovvero patrimonio indisponibile dello Stato e quindi un bene comune che deve essere tutelato nell’interesse della collettività.
Conoscere l’ambiente e il territorio, e di conseguenza la fauna, significa poterli gestire, tutelare e “sfruttare” al meglio in termini di sostenibilità ma anche di sicurezza e benessere.
La fauna infatti oltrechè patrimonio naturale può essere considerata anche veicolo promozionale di un territorio, sono un esempio del nostro Chianti il capriolo, il cinghiale, e perchè no, potrebbe diventarlo anche un altro animale che congiuntamente al suo ritorno in questo territorio sta suscitando sempre più interesse, ma anche controversie, ovvero il lupo.
Questi animali, come altri, se da un lato incuriosiscono ed interessano, dall’altro creano una serie di problematiche rendendo, così, necessario approfondire la loro conoscenza da parte della collettività per gestirla e tutelarla nel migliore dei modi nell’obiettivo di una giusta convivenza.
Come in tanti altri argomenti che suscitano emozioni e discussioni, non bisogna mai generalizzare nè tanto meno prendere per verità assoluta un’unica informazione, soprattutto quando trattiamo di ambiente e fauna.
È importante, quindi, avvicinarsi a queste tematiche con responsabilità e intelligenza. Il fine diventa duplice, infatti, se da un lato un maggior interesse e tutela per l’ambiente, la flora e la fauna comporta maggior benessere, dall’altro può creare un mercato, e il Chianti può sfruttare meglio di altre realtà italiane ciò che il territorio offre: basti pensare ai prodotti agroalimentari e alle bellezze floristiche e faunistiche che ci circondano!
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