Nell'analizzare la sconfitta di Marco Pistolesi, candidato sindaco alle primarie del Pd di Impruneta contro il vincitore Alessio Calamandrei domenica 7 aprile, molti sottolineano un legame con il "passato" che avrebbe dato un contributo decisivo al suo risultato negativo.
In questo "passato", per longevità politica e incarichi ricoperti negli anni, si possono senza dubbio annoverare Luciano Burgassi e l'attuale vicesindaco Leonello Buccianelli (in foto). Entrambi firmatari a sostegno della candidatura di Pistolesi, entrambi spesso tirati in ballo in commenti e riflessioni post-primarie.
"Le primarie – spiega Burgassi – secondo me non sono il massimo per la scelta dei candidati. Ma nell'implosione dei partiti sono l'unico percorso attuabile".
Sul futuro del Pd imprunetino è molto diretto: "Con una forza politica (Sel, n.d.r.) il percorso si è interrotto. Apertura a tutti quindi, ma non a chi si pone in alternativa e in competizione al Partito democratico".
Sui motivi della sconfitta di Pistolesi, Burgassi spiega che "sicuramente Alessio è riuscito a intercettare più voti di quanto ci aspettavamo. E in democrazia i voti si contano… non si pesano. Penso però che il messaggio di Marco sia apparso un po' offuscato".
Chiediamo in che modo: "Marco – spiega Burgassi – è persona seria e responsabile, che si fa carico dei problemi. Sa di non poter raccontare fandonie o dare illusioni. Il suo è stato quindi un messaggio contenuto e responsabile. Purtroppo in un momento in cui basta essere "contro" per raccogliere consensi".
Più o meno sulla stessa linea Leonello Buccianelli: "C'è una voglia generale di cambiamento e novità, è accaduto anche nei mesi scorsi alle primarie di Campi Bisenzio. Non si vanno a vedere capacità, competenze, esperienza. Aver fatto meno gavetta e meno esperienza è diventato paradossalmente un valore".
"Nell'opinione pubblica – prosegue Buccianelli – è passata l'immagine che Marco fosse la continuità, mentre su Calamandrei si è innestato anche il trend renziano".
A Buccianelli chiediamo se rifarebbe lo stesso percorso oppure, se si tornasse indietro di qualche mese, la vecchia guardia potrebbe stare più in disparte: "E' un ragionamento che con il senno di poi si può anche valutare, anche se penso che il risultato alla fine sarebbe stato lo stesso. Di certo avere al fianco chi ha esperienza e un passato amministrativo, in un momento in cui prevale l'aspetto "renziano", non gioca certo a favore".
"Adesso comunque cercheremo di aiutare al massimo Calamandrei – conclude Buccianelli – In queste settimane che rimangono cercheremo di dargli tutto l'apporto possibile. L'unica soddisfazione di queste primarie, per quanto mi riguarda, è stata la vittoria di Marco nel seggio di Tavarnuzze".
di Matteo Pucci
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