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venerdì 19 Aprile 2024
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    Il Birillo senza finanziamenti, le opposizioni: “Progetto troppo debole”

    I consiglieri ricordano di aver presentato una mozione per valutare altre soluzioni per l'ex stazione di Tavarnuzze

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – La Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze non ha concesso i finanziamenti per il progetto di riqualificazione del Birillo, l'ex stazione del tram di Tavarnuzze e i gruppi consiliari di opposizione (Cittadini Per, Centrodestra per Impruneta, Movimento 5 Stelle e Obbiettivo Comune), dicono di non essere stupiti e ricordano di aver chiesto all'amministrazione di permettere a più soggetti di presentare un progetto per il Birillo.

     

    "Il 2020 inizia nel modo peggiore per Impruneta, soprattutto per gli abitanti di Tavarnuzze – si legga in una nota – Quello che dovrebbe essere il centro della vita sociale della frazione, il Birillo, è destinato a rimanere ancora un fossile senza una destinazione".

     

    Riepilogano i consiglieri di opposizione: "La Fondazione CRF ha infatti pubblicato in questi giorni l’esito del bando Spazi Attivi, che metteva a disposizione un milione di euro per progetti di riqualificazione, recupero e riuso di immobili e spazi urbani presentati da soggetti del terzo settore come società, imprese e associazioni. Il Bando, aperto alle aree metropolitane di Firenze, Arezzo e Grosseto, ha visto vincere 14 Comuni, tra cui purtroppo non risulta il nostro. La notizia però non ci stupisce".

     

    Le opposizioni ricordano di aver chiesto di ampliare la platea di soggetti che avrebbero potuto presentare un progetto per il Birillo: "Lo scorso giugno, dopo aver appreso del bando, come opposizioni presentammo una mozione urgente per chiedere all’Amministrazione di togliere dalla Manifestazione d’interesse la clausola che prevedeva come requisito per poter presentare un progetto l’aver già gestito per almeno 3 anni un immobile pubblico con funzioni socioculturali: il bando interno del Comune scadeva il primo di luglio, ma con quella clausola veniva preclusa a molti soggetti che potevano avere un progetto pronto la possibilità di presentarlo".

     

    "La mozione fu discussa nel consiglio comunale del 28 giugno e venne respinta dalla maggioranza, senza una vera motivazione credibile. L’unico progetto che giunse al Comune, quello delle associazioni Coop. 21 e Cooperativa Ulisse, appariva fin da subito debole e a nostro giudizio difficilmente in grado di portarci a vincere il bando".

     

    Continuano i consiglieri di opposizione: "Oggi i fatti ci danno ragione, ma questa è una sconfitta per il nostro territorio, schiavo di politiche miopi e sorde ad ogni proposta esterna. Se si leggono i titoli dei progetti vincitori del Bando, si nota che sono state premiate idee legate all’ambito culturale e di valorizzazione civica, come era facile immaginare: se il bando interno fosse stato ampliato come da noi richiesto, forse il Comune avrebbe potuto scegliere un progetto diverso, e probabilmente vincente".

     

    Poi l'attacco alla giunta: "Ci chiediamo adesso quale sarà la linea della Giunta sul futuro del Birillo, che dopo la prima destinazione a bar nel 2015 vede un nuovo fallimento nella sua gestione. Lo chiediamo soprattutto all’Assessore Laura Cioni, la quale si oppose in consiglio alla nostra mozione con risibili argomenti e che ha difeso in prima persona la linea che ha portato a questo fiasco: cosa ha da dire ai cittadini di Tavarnuzze? Intende mettere ancora la propria delega al sociale di fronte ai reali interessi dell’ex stazione?"

     

    Concludono le opposizioni: "L’auspicio è che venga chiarito al più presto cosa si intende fare del Birillo, uno spazio che deve essere messo a disposizione dei tavarnuzzini e delle esigenze sociali, ricreative e culturali di tutta una comunità".
     

    di REDAZIONE

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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