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martedì 8 Ottobre 2024
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    Lettera aperta (sottoscritta da Sel) inviata a Pd e Psi: richiesto un incontro congiunto e… urgente

    Una richiesta ufficiale di incontro, avanzata da Indigniamoci – Volontari della politica (e sottoscritta da Sel) verso il Pd di Impruneta (e il Psi) per capire una volta per tutte se l'accordo per una coalizione di centrosinistra, sottoscritto il 17 dicembre (vedi foto) e poi "congelato" dal Partito democratico di Impruneta, sia ancora possibile oppure ognuno può andare per la propria strada.

     

    L'attendismo del Pd imprunetino nei confronti di Sel, basato sulla richiesta di chiarimenti in merito alla posizione dei vendoliani sul piano interprovinciale dei rifiuti, ha fatto prendere carta e penna ai leader di Indigniamoci (in testa Massimo Bisignano) poiché, come si legge nella lettera, "la logica di una coalizione impone la pari dignità di tutte le componenti, qualunque sia il peso specifico di ognuna".

     

    "Nessuna decisione – prosegue la lettera – può essere presa unilateralmente, senza aver prima consultato tutti i membri della stessa. La condizione sospensiva non può essere a tempo indeterminato, e il problema dei rifiuti è indubbiamente importante ma il piano-rifiuti non è stato ancora rielaborato dall'ente competente, cioè la Regione. Pretendere un giuramento di fedeltà a un piano ancora non definito è quantomeno bizzarro".

     

    Insomma, con questa lettera si esce dal muro contro muro fra Pd e Sel e anche Indigniamoci fa sentire la sua voce: "Riconfermiano – prosegue la lettera – che operare per la formazione di una maggioranza di centrosinistra con primarie di coalizione è un utile strumento per cambiare in meglio il governo di Impruneta".

     

    Da qui la richiesta di "un incontro congiunto e urgente fra tutti i firmatari dell'accordo per chiarire in modo definitivo il destino della coalizione e consentire quindi ai membri della stessa di approntare in tempo per proprie strategie e le proprie alleanze in vista delle elezioni locali al pari di quanto fatto autonomamente dal Pd. Non ci sembra che gli impegni elettorali di febbraio siano un ostacolo al raggiungimento di un'intesa. Anzi".

     

    Poi si lancia l'ultimatum, 15 giorni: "Chiediamo che l'incontro appena sollecitato si tenga entro il termine di due settimane dalla ricezione della lettera perché un'ulteriore dilazione creerebbe comprensibilmente non poche difficoltà nell'impegno elettorale. Auspichiamo che un'occasione così favorevole per i destini amministrativi del paese non sia sprecata con timori, manovre, tatticismi e personalismi. Dall'attuale situazione non si può uscire che con il concorso di idee e di persone quanto più largo possibile".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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