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venerdì 23 Maggio 2025
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    Costanza Giaconi, arriva da Tavarnuzze una delle migliori wedding planner mondiali: premiata anche a Barcellona

    Sabato 26 aprile ha trionfato ai Bridal & Fashion Awards nella città catalana: al Gazzettino del Chianti si racconta, dagli inizi ad oggi. In un settore che è cresciuto insieme a lei

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Raggiungiamo Costanza Giaconi mentre è a Dubai, in una full immersion fra appuntamenti e clienti.

    E’ arrivata da Barcellona, reduce da una quattro giorni impegnativa ed emozionante. Dove ha unito il lavoro a un riconoscimento davvero importante.

    Una imprunetina (tavarnuzzina) che porta in alto il nome del nostro territorio. In un settore, quello dell’organizzazione di matrimoni, che vede l’Italia (e la Toscana) come snodo centrale nel mondo.

    Costanza, ci racconti un po’ cosa è avvenuto negli ultimi giorni a Barcellona…

    “Sono stata invitata alla Barcelona Bridal Fashion Week (con il tourism board di Barcellona abbiamo anche vissuto una quattro giorni molto intensa su attività, location…), che raccoglie tutti i brand (quasi 300) del design e della moda-sposa. E’, al momento, l’evento mondiale più importante nel settore. Per quest’anno hanno selezionato dieci top wedding planner da tutto il mondo: Regno Unito, Spagna, Corea, Libano, Italia. Che sono stati nominati nei premi della serata conclusiva, sabato 26 aprile, i Bridal & Fashion Awards. Dove ho avuto l’onore di vincere la categoria Best Destination Wedding Planner”.

    Torniamo un po’ indietro, partendo da Tavarnuzze: come si è sviluppato il suo percorso professionale?

    “Eh, dobbiamo tornare parecchio indietro. Ho aperto la mia agenzia nel 2009, giovane neolaureata. Lavoravo già in una agenzia di eventi, che però faceva soprattutto moda e sfilate. Abbiamo organizzato il matrimonio della figlia di uno stilista, e ho capito che al di là della laurea in Storia dell’Arte, la mia grande passione era l’organizzazione di eventi privati. Da lì ho iniziato un percorso che mi ha portato a creare il mio brand, nel 2009 appunto: ho iniziato da sola, con un po’ di aiuto di mia sorella che allora era in maternità, e che poi comunque si è dedicata ad altro”.

    Quali sono stati i primi matrimoni che ha organizzato, e come si è evoluta in questo settore la sua attività?

    “Ho iniziato con coppie di italiani che volevano sposarsi a Firenze, poi gli stranieri. Per arrivare nel corso degli anni a fare produzioni sempre più grandi, per coppie sempre più internazionali: ho organizzato matrimoni di coppie statunitensi, asiatiche, indiane, iraniane, persiane, cinesi, nigeriane. Da qui si sono attivate delle collaborazioni, delle business partnership, in India ad esempio. Adesso sto esplorando Dubai perché ho tanti clienti anche nel middle-east: diciamo che è stato un percorso che si è evoluto e che continuerà ad evolversi. Con grandi soddisfazioni, matrimoni che sono finiti sulle pagine di prestigiose riviste internazionali come Vogue, Elle, Harper’s Bazar. Sono fiera e fortunata anche di aver vinto vari premi, in Italia, all’estero, e di essere nella top 100 mondiale dei wedding planner. Adesso questo premio a Barcellona: al di là della soddisfazione, le vivo soprattutto come conferme di essere sulla strada giusta”.

    Quale definizione darebbe di “wedding planner”?

    “Più che una persona ormai è un team, che organizza il matrimonio sotto tutti i punti di vista. Dalla location ai fornitori, dal concept alla componente emotiva e psicologica. E’ come organizzare un grande evento, ma con tutto l’indotto emotivo dei clienti, che spesso è quello più sfidante. Diventa complesso avere a che fare con coppie che investono molto, emotivamente ed economicamente: ci sono poi i genitori, gli ospiti. Lavoriamo soprattutto con coppie e famiglie che arrivano dall’estero, spostando centinaia di persone. Insomma, la parte emotiva è quella più cruciale: soprattutto quando si arriva sotto data”.

    E’ un settore che può dare buona occupazione nel presente e nel futuro?

    “Certo che può dare buona occupazione. Ogni anno il Centro Studi Turistici fa una statistica dell’indotto del wedding tourism in Italia, e parliamo di miliardi di euro. Ci sono sempre più aziende che si specializzano in questo settore, che è sempre più florido e importante, in particolare con le coppie internazionali. Ed è un mercato stabilizzato ormai da una decina di anni, che cresce stabilmente a livello di Pil. Io mi aspetto che continui così, con l’Italia e la Toscana fra le destinazioni più richieste nel mondo”.

    Quali sono, infine, i suoi prossimi obbiettivi?

    “Io sono come un treno, che arriva a un obbiettivo e già guarda a quello seguente. Dopo tanti anni di matrimoni in Italia, quello che ho già iniziato a fare (ma che quest’anno intendo fare ancora di più) è… de-geolocalizzarmi. Quindi puntare sempre più sull’estero (adesso stiamo lavorando molto sul middle-east): abbiamo lavorato in Grecia, Bahamas, Spagna, Maldive. Dove chiedono, noi andiamo: portando sempre il nostro stile. Italiano, sofisticato ed elegante”. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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