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giovedì 27 Marzo 2025
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    Fornaci, cambio alla guida del rione rosso: Alessandro Rossi prende il posto di Nicola Nidiaci

    Il Gazzettino del Chianti intervista sia il presidente uscente ("Grazie a tutti per la bellissima esperienza") che il nuovo ("Emozionato per la sfida, cercherò di ricompensare la fiducia")

    IMPRUNETA – Si è chiuso in questi giorni il triennio alla guida del rione delle Fornaci da parte del presidente Nicola Nidiaci.

    Che lascia la guida del rione rosso nel miglior modo possibile, ovvero dopo la gloriosa vittoria nella Festa dell’Uva 2024. Al suo posto Alessandro Rossi.

    Il Gazzettino del Chianti ha fatto due chiacchiere sia con il presidente uscente che con quello “entrante”.

    Fra presente e futuro delle Fornaci.

    Il saluto di Nicola Nidiaci

    Presidente, lascia dopo tre anni davvero importanti per il rione delle Fornaci.

    “Questi tre anni sono stati importanti per la crescita del rione; tante risorse ancora inespresse sono maturate, e hanno portato alla bella vittoria attesa da 19 anni”.

    In questi tre anni isoli un momento da lasciare impresso nella memoria.

    “Sicuramente l’emozione per avere avuto il privilegio di alzare la coppa dal terrazzo del palazzo comunale rimarrà un ricordo indelebile. La cosa più bella però, che ho ancora dentro, sono stati gli abbracci ricevuti in piazza: dove ho sentito per ogni singolo momento la vera appartenenza al rione, unita alla felicità per la vittoria”.

    Che rione “lascia” (inteso come presidenza, non certo come rionale immaginiamo)?

    “Lascio un rione in salute, dove i giovani sono maturati, grazie anche all’aiuto dei più “vaccinati”. Spero che il mio motto, “Guardare sempre avanti all’insegna del divertimento”, rimanga. E Alessandro, con le sue capacità, sarà la persona giusta per dargli seguito. Approfitto infine, oltre ad augurare il meglio al mio successore, per ringraziare tutti i rionali per la bellissima esperienza che mi hanno permesso di vivere”.

    … Ed ecco Alessandro Rossi

    Innanzitutto, anche se sul rione la conoscono bene, si presenti un po’… a tutti. Chi è Alessandro Rossi?

    “In effetti sul rione mi conoscono in molti, forse chi è Alessandro Rossi lo dovreste chiedere a loro. Quello che posso dire di me è che vivo l’Impruneta in diversi suoi aspetti, e l’attività rionale per me è quello più appassionante. Mi piace la socialità che sa dare, fatta di uno stare insieme con un obiettivo comune. Persone di età e personalità diverse che si mettono in gioco, si appassionano e si emozionano sotto l’egida di un’entità che li accomuna, il rione. Le conquiste comuni, così come le relazioni che sono riuscito a creare, sono alcune delle cose che mi danno più soddisfazione in assoluto”.

    Quale il suo rapporto con il rione delle Fornaci?

    “Sono dentro al rione da molti anni, è un ambiente che mi piace, mi diverte e in cui ho conosciuto un sacco di gente. Mi sono sempre lanciato in sfide di vario genere: ho portato progetti, il primo all’età di 18 anni, il secondo con tutta un’altra genesi e un altro sviluppo nel 2023; ho ricoperto vari ruoli nel corso degli anni, dal tesoriere al responsabile dei carri, per i quali sfrutto anche molte delle competenze che derivano dal mio lavoro di disegnatore tecnico. Sicuramente mi trovate molto emozionato per questa nuova sfida, ma cercherò di ricompensare al meglio la fiducia che il rione ha riposto in me”.

    Ora è presidente: come si immagina il 2025 del rione? E come ne immagina il futuro?

    “Beh, il 2025 me lo immagino bellissimo! Il rione sono anni che cresce, con un gruppo sempre più vario, creativo e unito. Il consiglio che si è formato è fatto di persone validissime, in continuità con il consiglio-Nidiaci e con molte nuove entrate: non vedo l’ora di lavorare con questa squadra. Il futuro sinceramente non lo immagino, credo che specialmente in questo momento il rione delle Fornaci sia sulla strada del suo futuro, di giovani e rapporti intergenerazionali. Dove si sperimenta, ci si interroga sulla sostenibilità e i temi trattati, si cerca di essere più inclusivi possibile e soprattutto di divertirci. Quindi, è necessario dare fiducia a questo fermento: e fare di tutto perché abbia gli strumenti per realizzarlo. Non so se sarà un compito facile, ma le persone che ho attorno e la voglia di provarci ci sono. E tanto basta”.

    Passaggio di consegne

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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