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martedì 8 Ottobre 2024
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    Fu grande coreografo del Pallò. Francesco Torrini: la retrospettiva dal 2 al 17 dicembre all’Impruneta

    Una esposizione concettuale che comprende circa ottanta opere composte da materiali essenziali come legno, carta, vetro e ferro, dando vita a un'arte fortemente materica

    IMPRUNETA – Sarà inaugurata oggi, sabato 2 dicembre alle ore 16, alla presenza del sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini e da Stefano Collicelli Cagol, direttore Museo Pecci Prato, la retrospettiva a cura di Tullio Del Bravo dedicata a Francesco Torrini, artista imprunetino scomparso all’età di 33 anni.

    Eccezionale danzatore, talentuoso coreografo e regista, Torrini ha rivoluzionato gli standard artistici di Impruneta, introducendo livelli di eccellenza mai immaginati prima e apportando significative innovazioni alla Festa dell’Uva.

    La sua genialità si manifestava attraverso una visione audace e risoluta, talvolta estrema e persino prepotente, caratterizzandolo come il migliore nel suo campo.

    Torrini ricopriva il ruolo di coreografo nel rione Pallò e, all’interno dell’organizzazione della Festa dell’Uva, ha strenuamente combattuto affinché la coreografia ottenesse la stessa importanza della costruzione del carro: una “battaglia” che alla fine ha vinto con successo.

    “Francesco – dice Del Bravo – si erge come precursore di un movimento ecologico attraverso le sue opere, che abbracciano materiali essenziali come legno, carta, vetro e ferro, dando vita a un’arte fortemente materica”.

    “Le sue creazioni – ricorda – assimilabili a una sorta di liturgia visiva, trasformano le presse dell’olio in ostensori e le mani in simboli di cuori, richiamando credenze popolari legate alla spiritualità”.

    “La realizzazione della maggior parte delle opere – conclude Del Bravo – è stata guidata dalla fervente volontà di lasciare un segno indelebile”.

    “Posso confermare con certezza che Francesco Torrini possedeva una straordinaria consapevolezza della natura umana” riprende il sindaco Lazzerini.

    “Nei biglietti inviati a tutti gli abitanti di Impruneta – ricorda – contenenti il suo epitaffio, si poteva leggere più o meno: Chissà che fine fanno i pensieri e i cervelli delle persone“.

    Prima della sua scomparsa, il suo desiderio più profondo era quello di aiutare i bambini dell’Africa.

    Questo impulso altruista, tramite il fratello Stefano Torrini, permise la nascita dell’associazione “Villaggio della Speranza”.

    Un’organizzazione che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei bambini africani svantaggiati, fornendo loro accesso all’istruzione, cure mediche e un ambiente sicuro in cui potessero crescere e svilupparsi.

    Mostra inaugurale: Loggiato del Pellegrino, sabato 2 dicembre alle ore 16. Sabato 9 dicembre alle ore 17.30 presentazione del libro “Ecco perché…. Impruneta – Villaggio della Speranza” con interventi di Stefano Torrini, autore, Paolo Raffini, presidente del Banco Fiorentino,, e Riccardo Lazzerini, sindaco di Impruneta.

    Pomeriggio musicale “Piccoli musicisti crescono!” con i giovani allievi della Scuola di Musica Impruneta: domenica 10 dicembre alle ore 16.

    Concerto di suoni ed emozioni a cura di Imago Lab – Associazione Danza Contemporanea, Impruneta, con la partecipazione di Pierluigi Grison, performer, e Samuele Innocenti, musicista: domenica 17 dicembre alle ore 17.30.

    “dove vanno a finire

    i cuori morti?

    e i cervelli?

    queste due

    magnifiche banche

    di gioie e dolori”

    Francesco Torrini

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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