IMPRUNETA – E' un momento "caldo" nella politica imprunetina (ammesso che ce ne sia mai stato uno "freddo"). In particolare i nervi sono tesi fra la maggioranza di Impruneta Comune Aperto e i consiglieri di opposizione.
LE MODIFICHE ALLO STATUTO COMUNALE
"Giovedì 31 gennaio – dicono da Impruneta Comune Aperto – si è tenuto il consiglio comunale dove sono stati affrontati molti argomenti. Uno di questi è stata la modifica allo statuto del comune e in particolare l’art. 39 dello statuto stesso".
"La modifica – spiegano – prevede l’abbassamento del numero legale per aprire la seduta di consiglio, cosa molto contestata da parte delle opposizioni che hanno imputato al gruppo di maggioranza una mossa per potersi garantire il numero necessario per svolgere il consiglio".
"Quanto affermato – negano – con corrisponde al vero in quanto, come espresso dal sindaco Alessio Calamandrei, la modifica si è resa necessaria perchè questo articolo si basava ancora al vecchio ordinamento del consiglio che vedeva 21 consiglieri anziché dei 16 attuali, per questo si è reso necessario una riproporzione dei numeri".
IL DECRETO SICUREZZA
"Durante la seduta – proseguono – è stata discussa anche la mozione presentata dal nostro consigliere Jonathan Corsani appoggiato da tutto il gruppo di maggioranza riguardo al decreto sicurezza".
"E’ emerso – rimarcano – come una parte di opposizione abbia espresso contrarietà a questa mozione solamente per non andare contro al governo che rappresentano, MoVimento 5 Stelle e Centrodestra per Impruneta: certo è che non ci aspettavamo niente di diverso, è la dimostrazione di come si allineino a direttive che arrivano dall'alto, curiosamente un atteggiamento contestato spesso alla maggioranza, libera, invece, come coalizione di sinistra, di sciegliere autonomament"e.
"Pur dovendo rispettare una legge approvata dal Parlamento – sottolineano – è anche vero che la stessa può essere discussa e contestata. Ad avvalorare le dichiarazioni sulla dubbia costutuzionalità del decreto sicurezza soprattutto in tema di immigrazione, infatti, è la presentazione del ricorso alla Consulta della Regione Toscana alla quale hanno aderito moltissimi comuni della regione, tra i quali anche il nostro".
"Da rilevare – concludono – l’appoggio alla mozione da parte del gruppo Cittadini Per che ringraziamo, non vogliamo però soffermarci sulle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Gabriele Franchi durante il suo intervento che riteniamo del tutto faziose".
di Redazione
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