"Le mie critiche avanzate sul Regolamento Urbanistico approvato nel mese di luglio, sono dovute essenzialmente ad una mancata lettura delle effettive necessità di cui lo splendido territorio di Impruneta ha bisogno. Quando si afferma di “salvaguardare il territorio” non vuol dire in termini assoluti “non fare”. Ritengo, invece, che debba essere fatto, ma in modo opportuno quindi andando a recuperare ciò che risulta degradato o realizzato in modo incongruente, oppure realizzare anche nuovi interventi, ma in maniera corretta affinché le opere siano inserite sul territorio nel modo più naturale possibile. Puntualizzo inoltre che questo modo di pensare non è assolutamente in contraddizione con i principi e la posizione degli iscritti di Italia Nostra".
A dirlo è Maria Teresa Lombardini, capogruppo in consiglio comunale a Impruneta del Pdl, che in questi giorni ha "incrociato le spade" con il sindaco Ida Beneforti a proposito del Ruc. Sul quale sono piovute copiose anche le critiche dei Verdi per Impruneta: "Riguardo ai limiti temporali ampiamente superati che hanno portato ad una conclusione affrettata sull’iter di approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico – prosegue Lombardini – lo dimostra il fatto che è stata votata, da parte della maggioranza, una mozione, a firma del capogruppo Pd, per riesaminare a settembre/ottobre un lungo elenco di situazioni relative a nuove aree da inserire nel Regolamento per insediamenti residenziali, turistici e produttivi nonché opere per realizzare infrastrutture quali parcheggi, rotatorie, quindi un nuovo Regolamento Urbanistico".
"Allora perché non farlo subito? – chiede Lombardini – Ma per esaminare queste ulteriori situazioni, tra l’altro molte di esse derivanti da osservazioni respinte dei cittadini, occorreva tempo e quindi signor sindaco come può affermare che non c’è stata una conclusione affrettata se al momento in cui viene deciso di terminare un lavoro, che si è protratto per quasi 10 anni, si stabilisce immediatamente di riaprirlo per inserire nuove aree e nuovi soluzioni a livello di infrastrutture?".
"Detto questo – dice ancora Lombardini – arrivo a puntualizzare alcuni aspetti nella mia partecipazione anche nel voto, sull’esame delle Osservazioni. Già il gran numero di Osservazioni presentate doveva far riflettere sul lavoro svolto dall’amministrazione in fase preliminare all’adozione, comunque la mia partecipazione alle numerose Commissioni Consiliari con l’espressione di voto condiviso con il Gruppo di Maggioranza non deve essere letto come una condivisione del lavoro svolto, ma al contrario un recepire quanto veniva richiesto dal Cittadino per cercare di apportare dei correttivi ad un qualcosa che non risultava funzionale e soddisfacente. Sottolineo e ripeto che l’aver votato favorevole all’accoglimento di molte delle Osservazioni esaminate, non voleva dire condividere pienamente ed in linea generale lo strumento di pianificazione che per i prossimi anni dovrebbe condizionare l’attività urbanistica ed edilizia sul territorio comunale di Impruneta, tanto che al momento dell’approvazione del Ruc il mio voto è stato contrario".
"Ritengo – conclude – che proprio la decisione di rinviare il nutrito gruppo di argomenti ad un successivo Atto, perché il loro esame avrebbe richiesto un lungo iter di approfondimenti, è la conferma e la totale dimostrazione che il lavoro svolto è stato un qualcosa di incompiuto. E’ una contraddizione studiare per lungo tempo un nuovo strumento urbanistico e poi al momento della sua approvazione decidere che questo dovrà essere modificato in misura massiccia. Infatti gli argomenti, per i quali viene prevista la variante, sono esclusivamente finalizzati all’utilizzo del territorio in modo indiscriminato senza invece tener conto di situazioni presenti che avrebbero avuto la necessità di un’attenzione maggiore, ma che purtroppo sono state ignorate completamente. Situazioni che la sottoscritta aveva in parte evidenziato nella sua esposizione precedente".
di Redazione
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