IMPRUNETA – Ad oltre 20 anni dalla sua fondazione il Comitato delle Sibille, costituito all’epoca dagli abitanti delle frazioni di Tavarnuzze, Falciani, Montecapri, Spedaletto, Pieve a Decimo e Castelbonsi, per contrastare le decisioni della Provincia di Firenze, relative alla costruzione alle Sibille e poi a Testi dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, ha deciso di sciogliersi .
“E’ stata una battaglia dura e controversa – ha dichiarato il presidente Luzzetti – ma alla fine i risultati ci hanno dato ragione: quell’inceneritore previsto arbitrariamente proprio nel cuore del Chianti rappresentava un vulnus per il nostro territorio e per le nostre produzioni agricole".
"E averlo definitivamente eliminato dalle previsioni insediative delle istituzioni locali – rilancia – costituisce di fatto il pubblico riconoscimento della nostra sacrosanta battaglia in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini“.
"Adesso la battaglia è terminata – annuncia Luzzetti – ed essendo stati conseguiti tutti gli obbiettivi che si era prefisso, il Comitato ha deciso di sciogliersi. E,come ultimo atto, ha deliberato di devolvere in parti uguali i fondi che erano stati raccolti presso la cittadinanza per far fronte alle spese, a favore della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze e della ben nota Misericordia di San Casciano".
Il presidente ringrazia "di cuore tutti i cittadini e le associazioni che in tutti questi anni hanno dato il loro sostegno al Comitato per l’affermazione di una battaglia di civiltà e di sensibilità ambientale".
di Redazione
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