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giovedì 25 Aprile 2024
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    Greve in Chianti: “Altra classe in quarantena, ennesimo ritardo di comunicazione dalla Asl”

    "Mia figlia da venerdì in isolamento volontario grazie a trasparente comunicazione della famiglia del bimbo positivo in classe, senso di responsabilità nostro. Nessuna comunicazione ufficiale"

    Buongiorno, con la presente vorrei segnalare l’ennesimo caso di messa in quarantena di una classe del comprensivo di Greve in Chianti con annessa carenza di adeguata informazione per le famiglie.

    Mia figlia frequenta la classe 3A della scuola primaria Bucciolini di Strada in Chianti.

    Il tampone molecolare effettuato giovedì da un compagno, che era risultato assente martedi e mercoledi, ha dato esito positivo.

    # Greve: “Da marzo 2020 il mondo è cambiato, è ripartito. Ma la scuola no: già 4 classi in quarantena”

    # Scuole e Covid, altra lettera da Greve: “Quarantena di mio figlio comunicata con 7 giorni di ritardo”

    Il risultato è arrivato nel primo pomeriggio di venerdì e la famiglia ha prontamente informato sia la classe che la scuola.

    Siamo venuti a conoscenza del fatto che sembra la classe sia stata messa in quarantena, con effetto retroattivo da lunedì 4 ottobre, tramite un messaggio della rappresentante sulla chat della classe, a seguito di una telefonata da parte di una maestra del plesso.

    Ad oggi, nessuna famiglia ha ricevuto una comunicazione ufficiale.

    Premesso che non riesco a trovare il senso di una quarantena fatta iniziare già da quasi una settimana, quando tutti eravamo ignari, durante la quale, i bimbi sono andati a scuola, sono stati normalmente nelle loro famiglie ed hanno fatto la loro normale vita sociale.

    La cosa assurda è che ad oggi nessuna famiglia ha ricevuto una comunicazione ufficiale né da parte dell’Asl né dell’Istituto Comprensivo.

    Mia figlia da venerdì sera è in isolamento volontario nella sua cameretta, anziché essere in giro in comunità, con rischio di potenzialmente aumentare il contagio, esclusivamente grazie a:

    – trasparente, corretta e puntuale comunicazione della famiglia del bimbo positivo alla classe

    – senso di responsabilità e correttezza della nostra famiglia

    Mi domando: è così che funziona? Pensiamo di poter uscire da questa emergenza solo facendo leva sulla correttezza e buon senso delle persone?

    Dove sono le istituzioni che dovrebbero tempestivamnte attivare il protocollo e la relativa comunicazione?

    In queste situazioni la tempestività è fondamentale e, il fatto che il tutto sia accaduto di venerdì pomeriggio, non è una scusa plausibile per rimandare tutto al lunedì.

    Personalmente vorrei che la comunicazione fosse celere, come quando tutte le settimane ci informano che è stato indetto uno sciopero e che, ovviamente, l’ufficio scrivente non è in grado di garantire il servizio di cui i bambini hanno il sacrosanto diritto!

    Pretendo ci sia più cura e competenza nel gestire la scuola e più rispetto per i bambini e ragazzi: già gli lasciamo in eredità un mondo che non è un granché… .

    Abbiamo il dovere almeno di garantirgli gli strumenti per provare a rendere un po’ migliore il loro futuro!

    Con amarezza devo constatare per l’ennesima volta che i bambini e ragazzi si dimostrano più responsabili e corretti di chi dovrebbe tutelarli e dare loro il buon esempio.

    Vi ringrazio in anticipo se vorrete pubblicarmi.

    Debora

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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