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martedì 19 Marzo 2024
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    “Pd, le primarie una delle innovazioni positive: ma a Impruneta si respira un’aria di giochi già fatti”

    "Ci sono personaggi che stanno tentando di non far svolgere le primarie fra i due candidati, Mayer e l'ancora silente Lazzerini forte dell'appoggio della segreteria"

    Una delle positive innovazioni portate dal Pd sulla scena politica nazionale sono state le primarie.

    Questo strumento ha consentito di dare voce a un sentimento più vasto e diffuso di quello chiuso nei circoli dei vari capi e capetti.

    Ad Impruneta si respira una strana aria di giochi già fatti.

    Attualmente dopo la espulsione di fatto di storici rappresentanti ordita dalla componente renziana il partito èstato occupato da personaggi che non appartengono alla tradizione e alla storia locale del partito e che vi sono entrati perché unico modo per arrivare alla poltrona piccola o grande che fosse.

    Questi personaggi stanno tentando di non far svolgere le primarie fra i due candidati, Mayer e l’ancora silente Lazzerini forte dell’appoggio della segreteria.

    Sarebbe un gravissimo errore. Il partito non si frantumerebbe ulteriormente, come vanno dicendo i manovratori, anzi potrebbe ritornare ad essere attrattivo nei confronti di chi nel tempo è stato allontanato e che in caso contrario non si sentirebbe coinvolto nella scelta prendendo altre strade.

    Impedire ai simpatizzanti e agli elettori la possibilità di esprimersi anche con un giudizio critico fra chi risulta in qualche modo legato al disastro amministrativo di Calamandrei e chi rappresenterebbe invece una rottura chiara con il recente passato dà la misura della paura di confrontarsi, regala un vantaggio incredibile alla lista Aramini, anche lui corresponsabile di cinque anni di disastri.

    Premia il macchiavellismo e soprattutto toglie a molti possibili elettori la speranza di un rinnovamento vero anche a Impruneta del partito con il rischio concreto di perdere il Comune, cosa di cu porteranno la responsabilità.

    Cari amici fate sentire la vostra voce perché ormai i tempi sono strettissimi.

    Giovanni Burgassi

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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